Microsfot: cloud gaming il futuro
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Google Stadia e Microsoft xCloud non saranno disponibili su App Store

L’avvento dei servizi di Cloud Gaming ha permesso a molte persone sprovviste di hardware dedicato di poter godere di un’esperienza di gioco di buon livello (a condizione che la connessione ad internet sia sufficientemente buona) senza dover necessariamente spendere una fortuna in console o componenti per realizzare un PC da gaming.

Il Cloud Gaming, infatti, si è rivelato essere la possibile scelta ideale per il casual gamer, quel genere di persona che non dedica molto tempo ai videogiochi ma che, ogni tanto, desidera comunque svagarsi grazie all’immensa libreria di giochi disponibile nel 2020.

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Google Stadia | Evosmart.it

In particolare, i servizi di Cloud Gaming che hanno fatto più parlare di sé sono sicuramente Google Stadia e Microsoft xCloud, le proposte dei rispettivi colossi americani dell’industria informatica. Due servizi dalla filosofia molto diversa, con un parco titoli altrettanto differente ma che, sicuramente, sono in grado di trovare appeal in differenti categorie di persone.

Tuttavia, a causa di alcune policy legate alla pubblicazione di contenuti sull’App Store di Apple, le piattaforme di Google e Microsoft potrebbero non vedere mai la luce a bordo dei device iOS / iPadOS.

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Nonostante Google non si fosse mai pronunciata sulla disponibilità di Stadia per iOS / iPadOS, da qualche tempo era possibile scaricare l’app contenente l’elenco libreria dei giochi presenti su Google Stadia, lasciando intendere ad un possibie rilascio in un non ben definito futuro.

Questo, però, sembrerebbe essere cambiato, dopo la rimozione della versione beta dell’app dedicata a Microsoft xCloud, seguita da una dichiarazione di un dipendente Apple rilasciata a Business Insider qualche giorno fa, che cito testualmente qui di seguito:

“I nostri utenti godono di un parco applicativo sviluppato da milioni di sviluppatori. I servizi di Cloud Gaming potranno essere inseriti all’interno di App Store a condizione che essi seguano le stesse linee guida applicabili ad ogni singola applicazione inviata per la pubblicazione su App Store, che includono quindi la verifica necessaria per ogni titolo disponibile all’interno della libreria giochi. Inoltre, resta comunque possibile raggiungere gli utenti ios utilizzando browser come safari o simili, presenti anch’essi sull’App Store”

In lingua originale:

“Our customers enjoy great apps and games from millions of developers, and gaming services can absolutely launch on the App Store as long as they follow the same set of guidelines applicable to all developers, including submitting games individually for review, and appearing in charts and search. In addition to the App Store, developers can choose to reach all iPhone and iPad users over the web through Safari and other browsers on the App Store”

Insomma, una dichiarazione piuttosto criptica da parte di Apple, che lascerebbe però intendere una possibile rinuncia da parte di Microsoft e Google, che si vedrebbero costretti a limitare il numero di titoli all’interno delle loro librerie per poter permettere un processo di verifica veloce ed efficiente.

Fonte: Android Police

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