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Siamo stati al HUAWEI HEALTH LAB in Cina, IMPRESSIONANTE!

Ci troviamo insieme a Huawei in Cina, un percorso di alcuni giorni pieno di sorprese, tra cui… il nuovo Huawei Health Lab di Dongguan, il più grande tra gli Health Lab del brand!

Prima di raccontarvi la nostra meravigliosa esperienza, facciamo un passo indietro: cosa sono gli Huawei Health Labs? In sostanza, si tratta di laboratori la cui costruzione è finalizzata al perfezionamento del rapporto tra tecnologia e salute. Ce ne sono diversi in Cina e -addirittura- uno aperto a fine 2023 a Helsinki, capitale della Finlandia. Cosa si intende per “perfezionamento del rapporto tra tecnologia e salute”? Detto in questo modo può voler dire tutto e niente. Se però pensiamo agli smartwatch proposti da Huawei negli ultimi anni, sempre super performanti nel monitoraggio delle attività sportive, del sonno e dei valori rilevati dai sensori (inclusi gli algoritmi, ad esempio, per l’analisi dello stress) capiamo quanto gli investimenti (nel caso del centro di Dongguan parliamo di 200 milioni di yuan, ossia oltre 25 milioni di euro) abbiano contribuito al successo del brand sugli indossabili.

In sostanza sono quattro le aree principali di sviluppo:

  • Realizzazione di nuovi algoritmi e miglioramento di quelli preesistenti
  • Test di simulazione sportiva, al fine di rendere sempre più precisi i monitoraggi di tutti gli sport supportati dai wearable di Huawei
  • Collaborazione diretta con altri centri di ricerca, per affinare il know-how del brand e legittimare i risultati ottenuti
  • Sviluppo di prodotti e servizi dedicati a salute e benessere

Ciò detto, siamo pronti per parlarvi del centro di ricerca di Dongguan: il colpo d’occhio è davvero impressionante. Huawei ci ha consentito per una giornata di vedere buona parte di questo enorme edificio, un “open day” che ci ha lasciati senza parole. Parliamo di un ambiente di 4680 mq, in grado di effettuare oltre 80 tipologie di test, che unitamente al lavoro svolto dal Reparto di Ricerca e Sviluppo (a cui Huawei ha destinato la maggior parte delle risorse) consentiranno di ottenere dati ed informazioni utili al miglioramento dei prodotti e del relativo funzionamento. Uno degli aspetti che ci ha colpito riguarda gli ambiti di intervento del dipartimento R&D di Huawei, non limitati al semplice miglioramento degli smartwatch ma volto anche alla condivisione delle informazioni con i professionisti del settore.

 Il laboratorio di simulazione degli ambienti ad alta quota ha richiesto un investimento di ben 3 milioni di yuan (poco meno di 380mila euro) e riproduce un’altitudine massima di 6000 metri (per intenderci, una volta e mezzo il Gran Paradiso), al fine di valutare il comportamento del corpo umano al mutare dei valori di saturazione dell’ossigeno del sangue ed anche misurare il cambiamento dei parametri vitali con l’aumento dell’altitudine.

Il sistema professionale di cattura del movimento va quasi a sfidare le leggi della fisica: 28 telecamere ad infrarossi con una frequenza di campionamento di 10 kHZ. Per darvi un’idea dell’impressionante velocità di queste telecamere, vi diciamo solo che sono in grado di “congelare” l’immagine di un proiettile in movimento. A cosa serve uno strumento così particolare? Studiando il movimento del corpo umano, Huawei conta di sviluppare degli indossabili innovativi ed unici nel loro genere.

Poi c’è l’area di ricerca sulla fisiologia degli esercizi: ci sono dei misuratori della funzionalità cardiopolmonare e del metabolismo, cinture per il rilevamento della frequenza cardiaca e dei tapis roulant (ad alte performance) per monitorare il VO2 max, i consumi calorici e le variazioni di frequenza cardiaca in allenamento. Quest’area è molto importante per rendere il rilevamento degli allenamenti e l’analisi dei parametri del corpo precisi e affidabili, affinché anche sportivi professionisti possano utilizzare questi indossabili. Un piccolo dato curioso: il laboratorio, nel solo 2024, ha acquisito 192500 di dati sulla corsa: praticamente 4 giri e mezzo intorno all’equatore.

Come molti di voi sapranno, gli indossabili di Huawei supportano oltre 100 modalità di allenamento, tra cui arrampicata, nuoto, ping pong, golf e sport multifunzionali: è proprio grazie all’esistenza dei labs di Huawei che è stato possibile riuscire a conciliare quantità e qualità, con un’affidabilità nettamente superiore a molti dispositivi di pari fascia. L’app HUAWEI Health offre 11 tipi di corsi di allenamento tra cui corsa, ciclismo, yoga, fitness, salto con la corda e altro ancora. Per avere una maggiore accuratezza del monitoraggio, cosa c’è di meglio della prova sul campo? Tra simulatori di golf, tennis, vasche per il nuoto, enormi tapis roulant, tavoli da ping pong e -non stiamo scherzando- un muro per le arrampicate, sembra quasi di essere in un set di un film per la cura dei particolari e la tecnologia coinvolta. Non solo sensori e telecamere, ma anche molte attrezzature.

Nel prossimo futuro, inoltre, i dati raccolti dagli Health Lab consentiranno agli utenti di sfruttare pacchetti di servizi direttamente a casa loro, come esami microfisici, fitness a casa e sport digitali.

Ma l’impegno di Huawei non è solo in ambito sportivo: noi abbiamo utilizzato spessissimo ed a lungo gli indossabili del brand ed abbiamo notato un impegno significativo anche per la salute: a tale scopo c’è un’area che Huawei chiama di “esame microfisico”. Ve la raccontiamo un po’: oltre ai dispositivi indossabili di Huawei, per misurare indicatori fisici come pressione sanguigna e SpO2, gli utenti hanno a disposizione una sezione per il fitness indoor dove -collegando uno smartwatch Huawei e alcune apparecchiature terze supportate- possono monitorare in tempo reale il loro esercizio e valutare direttamente l’affidabilità dei prodotti. Questa trasparenza ci ha sorpresi, perché è indice della volontà del brand non solo di “pubblicizzare” i propri prodotti, ma anche di avere dei feedback per migliorarli, tutt’altro che scontato.

C’è anche spazio per il divertimento e la competizione, nella sezione dedicata agli sport digitali, dove gli utenti possono sfidarsi utilizzando vogatori e cyclette.

I numeri danno ragione a Huawei e sono impressionanti:

  • 5 milioni di utenti che hanno aderito al programma di ricerca
  • 320 milioni di utenti che nel corso degli anni hanno utilizzato i servizi di salute e fitness del brand
  • 83 milioni di utenti attivi mensili sull’app Huawei Health

Prima di lasciarvi alla gallery, che forse potrà dirvi anche più di mille parole e vi farà quasi sentire immersi in questa splendida avventura, c’è un dubbio legittimo che ci siamo posti e che -sicuramente- hanno a cuore anche molti dei nostri utenti: ma tutti questi dati raccolti, questi numeri, unitamente alle informazioni sugli utilizzatori dei servizi, che fine fanno? Come sapete bene, i dati personali degli utenti hanno un valore economico inestimabile. Abbiamo fatto questa domanda direttamente a Huawei, soprattutto tenendo conto che queste informazioni, essendo i servizi Huawei collegati anche a strumenti di terze parti, potrebbero essere in qualche modo reclamate dai partner commerciali. Huawei ci ha gentilmente risposto che l’azienda è consapevole della “sacralità” dei dati personali e nessuna informazione viene utilizzata al di fuori dell’ambito strettamente necessario. In più, nessun terzo è in grado di attingere a questi dati senza il consenso esplicito dell’utente. Infine, anche nel caso che venga dato il consenso, Huawei impone ai propri partner di rispettare un regime molto rigido in termini di privacy e sicurezza.

Ecco alcune foto significative del Huawei Health Lab di Dongguan

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