Ho sempre ritenuto i “plus” di Samsung abbastanza inutili: troppo lontani dagli ultra (soprattutto nel comparto fotografico e sul display, comunque sempre di ottima qualità), senza i pregi dei “piccolini” (ergonomia e peso). Questo S23 Plus riuscirà a scalfire un cuore così duro? Cosa ha da offrire? Quali sono i compromessi? Scopriamolo!
Unboxing
La confezione comprende:
- Il telefono
- Cavo type C
- Estrattore SIM
Estetica e materiali
Indiscutibilmente riconoscibile: cambia poco rispetto alla scorsa generazione, ma non è necessariamente un male. Continuità ed eleganza, questo vuole trasmetterci Samsung. Abbandonato (almeno nella fascia alta) il materiale plastico che l’azienda chiamava Glastic, qua troviamo il nuovissimo Gorilla Glass Victus 2, che dovrebbe garantire una resistenza notevole agli urti. Speriamo che valga anche per i graffi. Il frame è in alluminio. Inutile dire che la costruzione è perfetta, la sensazione al tatto che restituisce è assolutamente in linea con le aspettative (e con il prezzo a cui viene proposto). Presente la certificazione IP68.
Batteria e connettività
La batteria era uno dei punti deboli di S22+. Soprattutto l’uso in mobilità era ai limiti del drammatico: non era infrequente che morisse prima di cena. Su S23+ si passa da 4500 mAh a 4700 mAh, con risultati enormemente diversi. No, non sono i 200 mAh a fare la differenza quanto la presenza dello Snapdragon 8 Gen. 2, che avevamo già provato con stupore sul Redmagic 8 Pro e che ci ha ugualmente dato soddisfazioni immense su Galaxy S23 Ultra, uno smartphone straordinario. Con prevalenza Wi-Fi ho chiuso la giornata con 6 ore di schermo e circa il 30% residuo, con uso all’aperto ho comunque superato le 5 ore utilizzando moltissimo Android Auto wireless tramite il dongle di Carlink, che ha in generale un notevole impatto sulla batteria. Mollto bene anche i consumi in standby, davvero ridotti all’osso, con una gestione in background molto intelligente da parte di Samsung. Anche gli aumenti di temperatura sono decisamente controllati e sporadici. Bene anche il throttling: abbiamo fatto più sessioni di 15 minuti senza riscontrare cali significativi, davvero percepibili solo “misurandoli” e non nel quotidiano. La ricarica a 45W consente di caricare completamente il dispositivo in un’oretta.
Una domanda che gli utenti pongono spessissimo quando si parla di Samsung è relativa alla ricezione del segnale telefonico. Su S23+ non ho riscontrato problemi di sorta, se è vero che le “tacche” di segnale sembrano indicare una ricezione inferiore ad esempio a quella di altri dispositivi, è pur vero che anche in ambienti chiusi non ho avuto problemi, se non in ambienti al limite dove anche altri dispositivi non garantiscono una ricezione degna di nota. Anche lo switch delle reti in mobilità è veloce e, attenzione, questo non provoca surriscaldamenti e drain come in passato. Il wi-fi (è supportato anche il Wi-Fi 6E) è nella media, con un piccolo calo a distanza di qualche metro (non tragico), restando sempre stabile ed usabile. NFC perfetto, così come Android Auto (sulla mia Hyundai).
Display, vibrazione, audio e sensori
Samsung ha una tradizione di lunga data per quanto riguarda i display. La lunga lista dei brand che decidono di ricorrere a schermi di produzione Samsung non può essere un caso. Con S23+ secondo me Samsung è andata anche oltre, soprattutto nella luminosità, che adesso supera i 1700 nits di picco.
Oltre qualsiasi numero, i colori sono brillanti (ma tarabili), la leggibilità in esterna è perfetta e la definizione è anch’essa ottima, nonostante il display sia un semplice Full HD. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, su un top di questo tipo forse mi sarei aspettato uno schermo LTPO anziché un normale display con refresh a 120 Hz adattivo. Dettagli che fanno la differenza, ma forse non troppo (anche in virtù dell’autonomia così buona). Bene anche l’audio, sebbene leggermente scarico nei bassi e giusto un poco sbilanciato verso lo speaker in basso.
La vibrazione è, invece, uno dei punti deboli del dispositivo. Non è una vibrazione atroce ma è ben lontana dallo standard di vibrazione perfetta a cui siamo abituati nella fascia alta (spesso anche in quella media). Durante la digitazione veloce soprattutto si nota che il motorino di vibrazione, pur tarato abbastanza bene, non è lineare ed è di tipo tradizionale. Meglio, invece, nei feedback aptici durante la navigazione nell’interfaccia, ma ben distante da tutti gli altri produttori. Un po’ più di accortezza sarebbe stata doverosa. Bene il fingerprint, in passato tallone d’Achille di Samsung. State attenti all’utilizzo di vetri temperati, usate una pellicola in PET o un vetro molto sottile se non volete avere problemi.
Software e Performance
Samsung è una delle aziende più virtuose: non sorprende quindi la presenza di Android 13 con patch di gennaio (al momento della prova), come non sorprende la politica di aggiornamenti dell’azienda, grazie alla quale la longevità del dispositivo viene garantita. Conosciamo molto bene la One UI, qua proposta in versione 5.1, i cui miglioramenti sono concentrati più che altro nella fotocamera (con l’introduzione della modalità Expert RAW) e nella galleria. Parliamo di un’interfaccia che, pur un po’ statica in quanto a design, rappresenta una delle migliori incarnazioni della filosofia di Android, con funzionalità ricche e ben implementate.
Samsung ha anche un ecosistema estremamente interessante e grazie alla One UI tutti i dispositivi della casa dialogano in modo impeccabile, avvicinandosi nemmeno troppo sorprendentemente alla filosofia di casa Apple, ma con la flessibilità di Android. Non manca DeX, anche in versione wireless. Personalmente non ne faccio uso, preferendo portarmi dietro tablet e notebook in mobilità ed usando il tablet anche a casa per attività non complesse, ma è indubbio l’ottimo lavoro fatto da Samsung, che semplicemente con un tap permette di avere un ambiente produttivo e performante. A proposito di performance, sappiamo che in passato Samsung ha ricevuto critiche per le prestazioni dei dispositivi, anche nella fascia alta, con animazioni non sempre fluide e qualche lag tutt’altro che sporadico. Dimenticate tutto questo. Il trittico Snap 8 Gen 2, UFS 4.0 e Android 13 fa girare il dispositivo in modo pazzesco, senza rallentamenti o lag e senza la sensazione di legnosità che talvolta accompagnata i dispositivi della casa. Una scheggia in ogni operazione, senza rinunciare alla pletora di funzionalità e servizi Samsung. Zero compromessi, insomma.
Foto e Video
S22 e S22+ non avevano fatto gridare al miracolo. Buone foto, la solita affidabilità Samsung nel punta e scatta ma qualche limite nel dettaglio e nello zoom. Ovviamente non si tratta di incapacità da parte di Samsung, ritengo piuttosto (e purtroppo) che si trattasse di una scelta voluta per aumentare il gap con S22 Ultra.
S23+ non fa eccezione, in verità, ma Samsung sembra aver cercato di alzare l’asticella, forse rendendosi conto che comunque parliamo di un dispositivo dal costo importante e forse anche per merito, se vogliamo, di Pixel 7 Pro che ha dato fastidio a molti (lato prettamente fotografico) ad un prezzo su strada che è calato molto velocemente. Le foto sono sempre buone, mai con un dettaglio straordinario ma decisamente valide, con tutte e tre le fotocamere. I colori sono coerenti tra le varie fotocamere e lo scatto è sempre veloce, rendendo difficile avere immagini micromosse (non manca nemmeno la stabilizzazione ottica).
Quando la luce cala comunque i risultati restano buoni e la modalità notte svolge bene il suo lavoro. Il software fotografico di Samsung lo conosciamo ed offre infinite possibilità, inclusa una modalità pensata per fotografare il cibo, tanto cara ai food blogger. Per i ritratti viene utilizzata di default la tele (3X), che tende un po’ ad ammorbidire i dettagli del volto. Lo scontorno è buono ma non sempre efficace. Scenografico ma non precisissimo. La nuova modalità Expert RAW farà felice chi ama ottenere il massimo dalle immagini per post produrle con software come Lightroom o Luminar Neo. I RAW realizzati sembrano buoni e ben lavorabili, ma il sottoscritto ha solo un’infarinatura in materia, per cui non è escluso che decideremo di portarvi un approfondimento su questa modalità facendoci aiutare da qualche esperto. La cam tele (3x) è valida, anche se non indimenticabile, le foto sono usabili fino a 10x. C’è una puntualizzazione da fare, importante, prima che si scateni la solita diatriba su colori e nitidezza delle immagini: sì, c’è una certa predisposizione a saturare leggermente i colori, ma fisiologicamente la fotografia su smartphone si basa anche su colori accattivanti e dettagli spinti, per sua natura, vista la natura “sociale” della condivisione di questa tipologia di foto. Non abbiamo però verdi fluorescenti e colori nucleari, questo va detto.
Anche i video sono buoni: quello dei video è un ambito dove Samsung ha sempre fatto molto bene, per cui nessuna sorpresa. Anche la modalità Pro sembra molto ben fatta e ricca di opzioni manuali per i più feticisti. Personalmente penso che l’utilizzo ideale degli smartphone sia il point and shoot sia nelle fotografie che nei video, ma fa sempre piacere avere funzionalità evolute. La stabilizzazione è buona sia con la ultrawide che con la main camera, attivando la modalità apposita, soprattutto a 1080p. Anche i video in 4K comunque sono buoni sia nella velocità di messa a fuoco che in quanto a stabilizzazione. Stabilizzazione che invece non è (naturalmente) attivabile sulla tele. Avrei invece voluto qualche modalità per stabilizzare elettronicamente la frontale, per il vlogging. L’opzione per vloggare è presente (anche per utilizzare insieme frontale e posteriore), ma la stabilizzazione anteriore è assente ed è un peccato. I selfie sono buoni, con un livello di dettaglio sufficiente anche di sera, purché non sia troppo buio. Niente a che vedere con gli ultra, però.
Galleria fotografica
Prezzo e conclusioni
S23+ costa 1229 € nella variante 8/256GB e 1349€ nella variante 8/512GB. Troppi? Probabilmente sì. Il divario tecnico da S23 Ultra non è enorme, ma tanto basta per restituire la percezione di un prodotto ibrido che potrebbe non accontentare nessuno. Questa è veramente una delle poche critiche da fare ad un prodotto ben realizzato, che fa (quasi) tutto e lo fa bene. Chi cerca un top punterà su Ultra, che tra l’altro è bombardato di offerte e con cashback, sconti (anche nella GDO) e ritiro dell’usato è possibile portarlo a casa ad un prezzo decisamente interessante. Chi cerca un prodotto Samsung di fascia alta con minore investimento forse potrebbe preferire S23 liscio, con la sua ergonomia eccezionale ed una costruzione indistinguibile dai fratelloni. Il successo di S23+ dipenderà dallo street price. La concorrenza però deve guardarsi intorno, perché Samsung con la scelta del favoloso SoC di casa Qualcomm è andata a risolvere quelli che erano i problemi fisiologici della fascia alta del brand, in un colpo solo. S23+ è completo e molto affidabile.
