Realme GT 7 Pro è il primo smartphone arrivato ufficialmente sul nostro territorio dotato di Snapdragon 8 Elite, il più potente SoC per smartphone sul mercato ed il primo Qualcomm a 3nm. Un assaggio di quello che sarà il 2025 tech: forza bruta e AI. Basteranno a risvegliare gli animi ormai annoiati degli utenti?
Unboxing
La confezione comprende:
- Il telefono
- Estrattore SIM
- Cavo USB
- Pellicola preapplicata
Estetica e Materiali
Seppur non particolarmente originale, Realme GT 7 Pro è molto elegante. Disponibile in colorazione orange e grey (noi abbiamo la seconda colorazione), svetta il bump fotografico con un frame spiovente e la scritta “HYPERIMAGE+” che non è il massimo della sobrietà ma cattura sicuramente l’attenzione. Si tiene bene in mano, nonostante dimensioni e peso siano generose, e la percezione di qualità è indubbia: si capisce di avere sotto mano un prodotto di fascia alta. Lo trovo equilibrato e piacevole nel design. Non stupisce con effetti speciali ma si fa voler bene. Frontalmente il display quad curved, sempre gradito, perché unisce la sensazione di pregio di un display curvo alla comodità di un display flat. Spesso Realme ha puntato, soprattutto nei midrange, su un design abbastanza particolare e coraggioso. Su GT 7 Pro hanno preferito linee molto più tradizionali, puntando sull’eleganza. Completa la dotazione la certificazione IP69, la più alta disponibile per la resistenza a polvere e liquidi.
Batteria e connettività
Realme è un’azienda che ha sempre avuto accortezze particolari nella ricezione del segnale telefonico e del wi-fi, con soluzioni interessanti nel design delle antenne, con risultati evidenti. Anche GT 7 Pro mantiene le promesse, comportandosi da telefono che… telefona. La ricezione, testato con Unomobile (rete Vodafone) è ottima anche durante spostamenti veloci e in aree solitamente meno performanti. E’ tutto molto stabile, come anche Bluetooth, Wi-Fi 7 e NFC. Il Wi-Fi non ha solo un’ottima portata, ma mantiene una velocità superiore alla media anche spostandosi di qualche metro. E’ vero, ho un appartamento piccolo e non ho problemi di Wi-Fi con nessuno smartphone, ma -ad esempio- con iPhone 16 Pro Max spostandomi di stanza la velocità si riduce in modo più evidente rispetto a questo Realme. La doppia SIM è fisica, non c’è purtroppo una eSIM.
Il capitolo batteria è particolarmente succoso: vuoi per i 6500 mAh, vuoi per la ricarica a 120 W (il caricatore non è in confezione, ma con la promo lancio viene incluso nel prezzo) grazie alla quale bastano 13 minuti per caricare metà batteria e 37 minuti per la carica completa, con Realme GT 7 Pro non avrete problemi di autonomia. La camera di vapore, la più grande della categoria (114080 mm²), consente di mantenere le temperature entro valori contenuti, azzerando di fatto i drain dovuti al surriscaldamento. Ho quasi sempre fatto due giorni con il telefono, che non teme foto e video, Android Auto wireless, hotspot: davvero eterno. Qualcuno potrebbe obiettare che con 6500 mAh di batteria sia facile avere un’autonomia considerevole, ma non è così scontato e soprattutto loro -molto banalmente- sono riusciti a mettere una batteria molto grande senza avere uno smartphone eccessivamente ingombrante, ma in linea con gli altri nelle dimensioni e nel peso.
Display, vibrazione, audio e sensori
Realme ha dato un nome specifico al display utilizzato su GT 7 Pro, chiamandolo RealWorld Eco² Display, definendolo anche co-ingegnerizzato con Samsung. Una variante, quindi, del già eccellente 8T. Dalle informazioni trapelate sembra che il supporto di Realme si sia concentrato soprattutto sulla gestione energetica (Samsung non ha certo bisogno di consigli in termini di qualità dell’immagine). Ovviamente quello che possiamo giudicare noi, al di là di numeri e proclami, sono i risultati: dimenticando i “6500 nit” che sono di picco e mai possibili nella vita reale, si tratta di un pannello da 6.78″ eccezionale, luminoso, con bei colori e con la possibilità di moltissime regolazioni via software: luminosità minima, bilanciamento del bianco, affaticamento della vista, la “tonalità adattiva” (per intendersi, l’equivalente del True Tone) e tanto altro. Il digitalizzatore ha una precisione assoluta ed il PWM di 2160 Hz è la ciliegina sulla torta. Ottima pure la vibrazione, secca e decisa come si chiede ad un vero top. L’audio è naturalmente stereo e pur non stupendo con chissà quali effetti speciali è potente e con una buona corposità. Siamo lontani dall’eccellenza di iPhone (bisogna riconoscere che iPhone sulla qualità dello speaker è attualmente il top), ma non così lontani dai migliori Android. Bene i microfoni, aiutati anche dal software sia in chiamata che durante la registrazione video con la funzione dedicata di pulizia del rumore di fondo. La sensoristica è completa (c’è pure il blaster IR) e il fingerprint ultrasonico è uno dei migliori in assoluto, con una velocità e una precisione da primato.
Software e Performance
Di solito il capitolo sul software non è esageratamente lungo perché -anche se trattiamo diversi smarphone- a parità di brand l’interfaccia è pressoché la stessa. Tuttavia con Realme GT 7 Pro debutta anche la nuova Realme 6 basata su Android 15, che mutua tutte le novità di Android 15, non stravolge l’esperienza della vecchia Realme UI 5 ma la armonizza, con animazioni morbidissime, una migliorata razionalità dei settaggi, maggiori possibilità di personalizzazione ed un touch and feel del design del software più moderno. Personalmente ho apprezzato moltissimo il lavoro svolto da Realme (e, di conseguenza, Oppo e Oneplus) sul software. Naturalmente nel 2024 la parola d’ordine è “AI”, per cui la maggior parte delle nostre considerazioni convergerà su quello. Tra le novità abbiamo anche un’implementazione più articolata dell’isola dinamica (che Realme aveva già adottato alcuni mesi fa), adesso compatibile con più app e più interattiva. Abbiamo come sempre O+ Connect, utile per trasferire file in modo veloce file tra dispositivi e… sì, c’è anche iPhone tra questi. Infine, le Live Photo realizzate con GT 7 Pro sono perfettamente riconosciute da Instagram per essere caricate nelle stories, segno che con gli accordi giusti anche i vendor Android possono aggredire il vantaggio di Apple nei social. Realme GT 7 Pro avrà 3 major updates e un ulteriore anno di patch di sicurezza.
Prima di sviluppare meglio le funzionalità AI di cui è dotato Realme GT 7 Pro, bisogna parlare necessariamente della CPU: Snapdragon 8 Elite, la più potente CPU disponibile al momento, molto vicina anche ad A18 Pro di Apple, che polverizza 8 Gen 3 (con performance nei benchmark superiori anche del 50%) e che indubbiamente garantisce a GT 7 Pro una longevità estrema. E’ una cpu a 3nm con 8 core (2 che arrivano a 4.32 GHz e 6 a 3.52 GHz). La GPU ha 1536 unità di shading e 3072 shaders. Al netto dei benchmark, che non sempre rappresentano in modo fedele la realtà, è chiaro nel quotidiano il vantaggio di questa CPU nel tempo, sia nel gaming che in operazioni più complesse come montaggio video o altre attività impegnative. i 12 GB di RAM sono adeguati e non si saturano mai, anche se forse una variante da 16 GB di RAM (magari in abbinamento con la versione da 512 GB) sarebbe stata ideale. Le memorie sono naturalmente UFS 4.0 e sono velocissime. E’ uno smartphone che non ha incertezze, apre tutto istantaneamente, è un fulmine in ogni task ed il tutto avviene sempre senza drain o aumenti di temperatura. Non sappiamo se sia merito della camera di vapore così grande, ma oggettivamente GT 7 Pro non scalda mai. Vedremo come si comporterà la concorrenza.
I benchmark, come dicevamo, non sono così fondamentali, ma so che scalpitate: parliamo di quasi 3 milioni di punti su AnTuTu ed oltre 9300 punti su Geekbench un multi-copre. E’ in grado di mantenere stabilmente i 120 fps su PUBG anche dopo sessioni prolungate e, per le temperature, con una temperatura ambientale di 25°C (in casa) siamo sui 45 gradi con Genshin Impact.
L’Intelligenza Artificiale, a partire dal concetto stesso di AI, è molto divisiva e genera dubbi e preoccupazioni, nonché tanto scetticismo sull’impatto nella vita quotidiana. L’argomento è molto vasto ed è impossibile trattarlo in una recensione di uno smartphone, per cui ci limiteremo ad analizzare le implementazioni fatte da Realme. Spetterà al singolo utente valutarne l’utilità, sulla base delle singole necessità. Noi ci limiteremo ad una descrizione analitica delle funzioni.
- AI Sketch to Image è una funzione creativa che permette di realizzare uno schizzo, un’immagine realistica o un’immagine tipo cartone animato (2D o 3D) partendo da un disegno fatto a mano. E’ possibile generare, al massimo, 10 contenuti al giorno e non è possibile generare immagini realistiche di persone. Altri 10 contenuti giornalieri possono essere generati dalla galleria immagini.
- AI Motion Deblur è -molto semplicemente- uno strumento presente in galleria per cercare di migliorare immagini venute mosse, sia a causa di soggetti in movimento sia nel caso aveste scattato la foto con una mano un po’ tremolante.
- AI Gaming Super Resolution & Frame serve ad aumentare risoluzione e frame rate in gaming, ma con un numero limitato di titoli. La sensazione di fluidità è sicuramente maggiore su questi titoli ma mi aspetto che il database venga ampliato.
- AI Eraser/AI Ultra Clarity sono funzioni legate alla galleria immagini: la prima cancella soggetti indesiderati, la seconda migliora la nitidezza delle foto. AI Eraser ha bisogno di affinamenti, come potete vedere dalle immagini sottostanti.
- AI Studio rientra nella sfera delle app creative, partendo da una o più immagini realizza delle foto con svariati stili. Ci sono dei crediti che possono essere guadagnati facendo il check-in giornaliero (10 crediti, ossia 1 contenuto). Contestualmente all’attivazione dell’account, si hanno 5000 punti validi per un anno.
- AI Smart Loop, qua nella seconda incarnazione, la apprezzo molto perché permette di trasferire velocemente testi e immagini tra un’app e l’altra.
- AI Smart Summary realizza un elenco per punti di un contenuto audio, anche molto lungo.
Foto e Video
Il comparto fotografico di Realme GT 7 Pro è molto variegato: molta l’attenzione riposta sul main sensor da 50 MP, un Sony IMX906, sensore da 1/1.56″ che si colloca nella fascia media tra i sensori fotografici disponibili. Si tratta dello stesso sensore usato su Nubia Z60S Pro e Xiaomi 14T, nonché su Honor 200. Due sono le particolarità, che sono più che altro software: la modalità AI per la resa notturna delle immagini (che sono superiori ad esempio rispetto a quelli che si possono ottenere su Honor 200) e per la modalità snap (anche subacquea, cosa non scontata su uno smartphone non pensato per questo scopo), che di fatto consente di fare uno scatto con un’elevatissima velocità per non avere micromosso con i soggetti in movimento. Al netto di questo, gli scatti sono quelli di un medio-alto di gamma, perfettamente in linea con le aspettative. Buone foto di giorno, talvolta ottime, bene la gestione del cielo e del controluce, buoni i ritratti. I video hanno una buona stabilizzazione e solo in condizioni di luce critica cedono un po’ il fianco. Dove invece si doveva fare di più (molto di più) è sulla ultrawide. Avvicinandosi ai 1000 € avere ancora lo stesso IMX355, usato da anni ed anni, è davvero una brutta scelta, sia per la qualità delle foto (sufficiente solo con piena luce) sia per i video che si fermano al 1080p e sono ampiamente sotto la sufficienza (non solo per una mera questione di risoluzione quindi). Anche la frontale registra solo in FHD ed ha una qualità nella media. Lo zoom periscopico (3x) è dotato idi OIS ed è mosso dal sensore IMX882, un sensore da circa mezzo pollice che per essere utilizzato su un teleobiettivo è sicuramente ottimo. La particolarità è che si tratta di uno zoom periscopico circolare, che non cambia le carte in tavola e garantisce un ottimo zoom. Come sempre in questi casi, andare sopra il 20x è un semplice esercizio scolastico, ma come potete vedere dalla galleria i risultati sono assolutamente soddisfacenti. La tele può essere usata anche per le macro, sebbene non si dobbiate aspettare delle macro da camera phone. Non è un camera phone, è uno smartphone che fa buone foto ed è affidabile in tantissime circostanze.
Le funzioni di editing fotografico sono complete. Abbiamo già visto quelle legate alla AI, ma ci sono anche le regolazioni classiche. Le modalità creative sono pure presenti e, oltre a quella street presente su tanti Realme (che qui grazie all’ottimo sensore e alla potenza dello smartphone funziona particolarmente bene) sia quelle che troviamo su quasi tutti gli smartphone, come slowmotion, la modalità cielo, l’esposizione lunga e i video a doppia esposizione. La modalità pro è realizzata bene e si possono scattare immagini in RAW e in RAW+. Il RAW+ si avvicina più al concetto di RAW “evoluto” presente su altri dispositivi ed ha una gamma dinamica più ampia e più dettagli, rendendo maggiormente lavorabile il raw con strumenti come Lightroom.
Galleria fotografica
Prezzo e Conclusioni
Realme GT 7 Pro è disponibile sia con 256 GB di storage che con 512 GB. In entrambi i casi la RAM è di 12 GB. Il prezzo di listino è di 999,99 € per la variante da 256 GB, 100 euro in più (1099,99 €) se vi serve più memoria. L’offerta lancio prevede 200 € di sconto per la variante 12+256GB con il caricatore da 120W in omaggio: 799,99 €, così come la variante 12+512GB che viene proposta al lancio a 899,99€. Sono cifre alte coma comprensibili, visto che siamo al day one, per uno smartphone che al netto di qualche compromesso è un telefono di fascia molto alta. Compromesso che non esiste sul processore, una vera e propria furia che rende GT 7 Pro al momento lo smartphone (tra quelli proposti nel nostro mercato) più veloce sulla piazza, senza discussioni. Ottimo display, una batteria incredibile e tanta potenza sono le carte che lo smartphone ha da giocare.