Poco, con la serie “X”, punta a soddisfare le esigenze di coloro che cercano uno smartphone che regali performance dignitose ad un prezzo calmierato. Poco X7 Pro sarà all’altezza?
Unboxing
La confezione comprende:
- Il telefono
- Estrattore SIM
- Cavo USB
- Pellicola preapplicata
- Cover in silicone nero
Estetica e Materiali
Spesso i Poco sono stati criticati per il design o poco curato o a volte eccessivamente appariscente: sebbene X7 Pro sia riconoscibile come prodotto del brand e sebbene non si possa definire sobrio, non è un brutto smartphone ed ha alcuni dettagli piacevoli, come la doppia colorazione posteriore (nella variante con il retro in ecopelle) ed il dualismo nero-giallo riscontrabile sul frame (con il tasto accensione giallo) e nel bump delle fotocamere. Come sempre, Poco punta ad una clientela giovane e sbarazzina, riuscendoci appieno. Il frame è in plastica. Il touch and feel non è certamente quello di uno smartphone di fascia altissima, eppure nell’insieme dà una bella sensazione al tatto.
Batteria e connettività
Iniziamo con il botto: 6000 mAh e ricarica a 90W (solo cablata). Praticamente uno smartphone che non fatica a superare la giornata piena e che può tranquillamente coprire buona parte della seconda. In soli 10% carica circa il 40%, lo 0-100% dura 40 minuti. Probabilmente anche per merito del SoC, i consumi sono lineari, anche con uso intenso in mobilità. Se siete all’aperto chiaramente avere il display sempre alla massima luminosità comporterà un aumento dei consumi, ma mai in modo preoccupante.
Bene anche la connettività: mancano solo eSIM e Wi-Fi 7, ma quel che c’è funziona benissimo. Utilizzato con Unomobile (quindi con rete Vodafone) mi ha garantito prestazioni di tutto livello anche in condizioni difficili, con cambi cella sempre veloci. Prestazioni del Wi-Fi in linea con le attese: ho una buona connessione e con Poco X7 Pro sono riuscito sempre a sfruttarla.
Display, vibrazione, audio e sensori
Per offrire un rapporto qualità-prezzo bilanciato e prestazioni più che buone qualche compromesso bisogna accettarlo: il compromesso riguarda il display. Ma attenzione: non è un display di scarsa qualità. Non è un display buio o con brutti colori. Semplicemente, è chiaro che si tratti di un pannello più economico di altri smartphone di fascia media: a tradirlo è soprattutto la gestione delle cornici e la presenza di un chin leggermente più pronunciato. La luminosità è nella media (i 3200 nit di picco sono ovviamente puramente teorici), quindi buona. Ottimo il PWM a 1920 Hz, il sampling del touch screen a 480 Hz (2560 Hz in modalità Game Turbo) e la protezione offerta dal Gorilla Glass 7i è sicuramente adeguata. Ci sono meno settaggi software rispetto ai dispositivi high-end di Xiaomi, ma non manca l’essenziale.
Buono l’audio stereo, più che sufficiente, anche in chiamata (sono presenti 2 microfoni). La vibrazione è ottima, secca e decisa. Come altri smartphone Poco c’è l’emettitore ad infrarossi. Il sensore di prossimità è ad ultrasuoni (quindi definito “virtuale”) e non mi ha dato problemi. Ormai credo sia una paura da superare. Buono anche il fingerprint under display, ottico e non ultrasonico ma comunque veloce e preciso. Lo smartphone, a differenza di X6 Pro, è anche IP68 (X6 Pro era IP54).
Software e Performance
Abbiamo una novità: questo è il primo smartphone che proviamo dotato nativamente di Hyper OS 2 su base Android 15. Non cambia molto, in verità, ma si tratta comunque di una cosa positiva perché non “perdiamo”, per così dire, nessun major update. Hyper OS è ad oggi un’ottima UI, con tante funzioni, tanta personalizzazione, pochi problemi. E’ un software molto confortevole nel quotidiano e, fortunatamente, su Poco X7 Pro non abbiamo pubblicità nelle app di sistema. Rispetto a Hyper OS che troviamo sugli smartphone Xiaomi, ci sono alcune differenze sulle animazioni, ma nient’altro di particolare. Non abbiamo dettagli sulla politica di aggiornamenti per questo modello. Proprio come accaduto con Redmi Note 14 Pro+, buona parte delle funzioni AI saranno attivate a fine gennaio con un aggiornamento OTA, per cui abbiamo attualmente solo il Cerchia e Cerca di Google. L’aggiornamento attiverà:
- App Note: riepilogo AI, formattazione AI, correzione di bozze AI, traduttore AI
- App Galleria: espansione immagine AI, Gomma AI Pro, filmati AI
- Registratore: trascrizione da voce a testo, riconoscimento del parlante, generatore di riepiloghi, traduzione
- Sottotitoli AI: trascrizione in tempo reale e traduttore
- Interprete: traduttore in tempo reale durante conversazioni faccia a faccia, telefonate o riunioni
- Cerchia e cerca
Il Dimensity 8400 Ultra ha prestazioni di alto livello: nei benchmark si posiziona allo stesso livello di uno Snapdragon 8 Gen 2, che per uno smartphone budget come questo è tanta roba. Come sono tanta roba le performance nel quotidiano, al netto dei numeri: uno smartphone sempre fluido e veloce, grazie anche al generoso quantitativo di RAM (12 GB nella nostra versione, ma la base ha 8 GB di RAM) e alle memorie UFS 4.0 (512 GB nel nostro caso). Lo smartphone è perfetto anche per giocare: è il motivo per cui spesso la serie “X” di Poco viene accostata ai gaming phone economici pensati per un pubblico giovane. Ma, se non siete né giovani né giocatori, comunque apprezzerete la velocità di questo prodotto.
Foto e Video
Gli smartphone Poco hanno spesso la fama di dispositivi “inadatti” per fare buone foto: a mio avviso è vero solo in parte (la generazione dell’anno scorso, ad esempio, migliorava molto la precedente). Il sensore principale è il Sony IMX882 da mezzo pollice accompagnato da stabilizzazione ottica. Non è la fotocamera della vita, eppure definirei i risultati più che onesti sia di giorno che di sera. La gestione delle luci e dei colori è buona, così come i video, sebbene manchino un po’ di stabilizzazione ed a volte la messa a fuoco richieda qualche istante in più. In generale è una fotocamera che supera abbondantemente la sufficienza e non manca di modalità interessanti. La ultrawide, invece, è di mero servizio: il sensore è piccolo e la risoluzione è di soli 8 MP. Di giorno si salva, anche se situazioni come il controsole vengono gestite in modo non ottimale, di sera difficile recuperare dettaglio. La frontale supera di poco la sufficienza: anche in questo caso abbiamo un sensore piuttosto economico. Nella sua fascia di prezzo, però, si difende.
Elogiamo spesso la galleria Xiaomi, che ritroviamo su Poco X7 Pro con poche variazioni, al netto di quelle riservate agli Xiaomi di fascia alta. Abbiamo però la rimozione degli oggetti standard e quella tramite AI, più lenta ma migliore (richiede l’accesso all’account Xiaomi), così come la rimozione dei riflessi, la modifica del cielo e la modalità “espandi” per cambiare il form factor della foto senza avere spazi vuoti.
Galleria fotografica
Prezzo e Conclusioni
Poco X7 Pro è disponibile in tre varianti: 8/256GB, 12/256GB e 12/512GB. L’offerta lancio prevede sia su Amazon che su mi.com uno sconto di 50 € rispetto al listino. Su mi.com, inoltre, per i nuovi utenti (basta che vi registriate con una nuova email) ci sono ulteriori 20 € di sconto per le versioni da 256GB e 30 € per la versione 12/512GB. I prezzi finali sono quindi di 299.90 €, 329.90 € e 349.90 €. Che dire? Tenendo conto del panorama attuale sono prezzi molto aggressivi ed il prodotto merita molto, senza contare che con il tempo ci potrebbero essere offerte ancora più aggressive. In conclusione, Poco X7 Pro mantiene l’ottima fama del brand e addirittura la migliora. Difficilmente -al lancio ed al netto di offerte, cashback, raccolte punti- si vede un rapporto qualità prezzo così valido.