Motorola chiude la nuova serie “50” con la variante Neo, dopo aver già presentato tutti gli altri dispositivi, incluso il proprio top di gamma. Con alti e bassi, dovuti ad un prezzo di listino fuori fuoco (Edge 50 Pro) o ad alcuni piccoli compromessi (Edge 50 Fusion) siamo davanti a quello che sicuramente è il migliore della famiglia come bilanciamento ma anche per alcune peculiarità che lo avvicinano addirittura un dispositivo di fascia alta.
Unboxing
La confezione comprende:
- Il telefono
- Estrattore SIM
- Cavo USB
- Cover in plastica rigida
Estetica e Materiali
Indiscutibilmente è un Motorola: Edge 50 Neo prosegue per la propria strada, con coerenza, continuando anche a proporre colori Pantone per i propri dispositivi. La colorazione Pantone Poinciana in nostro possesso (un rosso molto acceso) è piacevolissima, resa ancora più gradevole dalla finitura in ecopelle, che spesso Motorola utilizza anche nella fascia media. Il frame è in plastica, sicuramente non una finitura di pregio ma -come spesso abbiamo ribadito- la demonizzazione della plastica è eccessiva: ci sono degli indiscussi vantaggi rispetto ad esempio ad un allumino (magari non di qualità per contenere i costi) in termini di leggerezza e anche resistenza agli urti. Frontalmente abbiamo un Gorilla Glass 3, una protezione con qualche anno alle spalle. Vi consigliamo, magari, una protezione per lo schermo. Non si sa mai. Il touch and feel generale è quello di un prodotto valido e ben assemblato. Le dimensioni generali sono pure contenute (grazie ai bordi molto sottili e al display non grandissimo), per cui in mano si tiene benissimo. Forse il migliore degli ultimi mesi da impugnare. Menzione d’onore per la cover in plastica rigida, in tinta con lo smartphone, che è brandizzata “Agood Company”, un’azienda molto attiva nel campo della sostenibilità. La ciliegina sulla torta è la presenza delle certificazione IP68 (per resistenza ad acqua e polvere) e MIL-STD-810H per la resistenza agli urti, segno comunque di solidità.
Batteria e connettività
Viste le dimensioni non generose, la batteria non è grandissima: 4310 mAh sembrano quasi stonare rispetto allo standard. I dubbi sull’autonomia sono però stati smentiti usandolo nelle scorse settimane: nella mia giornata più intensa, con tanta mobilità, oltre un’ora di maps, tanti cambi cella, foto e video, mai sotto rete Wi-Fi e sotto il caldissimo sole di fine agosto sono riuscito a superare le 4 ore e mezza di schermo, che credetemi per un utilizzo del genere sono veramente tante. Le temperature sono generalmente sotto controllo, anche se con uso intenso potreste notare un piccolo intiepidimento posteriore. Cosa abbastanza normale per un dispositivo dalle dimensioni relativamente contenute, soprattutto con le temperature ambientali di questi giorni.
La connettività non riserva sorprese: nel caso di Motorola è positivo, visto che l’azienda ci ha abituati a degli standard molto elevati. Sia la rete dati che il wi-fi sono ottimi (supporta il Wi-Fi 6), la ricezione è statible e mi sono trovato bene sia a casa che in movimento. Molto bene. Può sembrare un po’ banale, anche ripetitivo se vogliamo, ma difficilmente con Motorola ho avuto problemi di connettività. La connettività passa anche per gli strumenti software messi a disposizione di Motorola. Ne abbiamo parlato in modo più diffuso in altre recensioni, ma soluzioni come Smart Connect (strumento presentato allo scorso MWC) sono comodissimi da usare. Apprezzo molto la scelta di Motorola di non limitare la compatibilità al solo binomio Lenovo-Motorola, così da garantire un’esperienza più ampia. Si tratta di un companion più completo rispetto a quello integrato in Windows ed a livello di produttività offre una continuità tra dispositivi che con i tool standard ancora non c’è.
Display, vibrazione, audio e sensori
Il display è il fiore all’occhiello di questo dispositivo (che comunque ha veramente molti pregi) ed è la cosa che probabilmente -insieme alla main camera- lo accomuna ad un dispositivo di fascia più alta. Nel caso del display, molto più alta. Per una serie di ragioni, tra cui la luminosità massima molto elevata: i nit dichiarati sono 3000 ma al netto di qualsivoglia numero si tratta di un pannello ben leggibile anche al sole. La risoluzione è pure elevata (1220×2670), che tenendo conto della diagonale relativamente contenuta (6.36″) porta ad una definizione altissima per la categoria. Inoltre, per la prima volta, abbiamo un display LTPO (quindi con frequenza variabile da 1 a 120 Hz) su un telefono che di listino costa meno di 500 euro e che su strada già si trova a 350 euro. Anche le cornici sono estremamente ridotte (lo screen to body ratio sfiora il 96%). Il display è flat, a differenza degli altri Motorola provati recentemente. Altro punto a favore. Si tratta di un display eccezionale che ha solo una taratura di default estremamente satura (comunque settabile a piacimento via software). Il display integra un buon fingerprint, che non dà alcun problema. Anche la digitazione è comoda e precisa, sebbene il feed di vibrazione non sia esattamente quello che preferisco. Non è malvagio come alcuni midrange recenti di altri brand ma è comunque un po’ meno preciso dei feedback aptici che tanto amiamo. L’audio è buono ed è stereo (mono in vivavoce). I microfoni sono due: non abbiamo quindi un terzo microfono ad esempio dedicato alla registrazione video, per cui il secondo microfono si occupa sia di noise suppression che della spazialità del suono. I risultati comunque sono buoni in registrazione e ottimi in chiamata. Non sono presenti altri sensori al di là di quelli standard.
Software e Performance
Il software di Motorola lo conosciamo, è immutato da tempo ma sempre estremamente piacevole, così pulito, quasi stock, minimale ma completo di tutto ciò che serve, anche nella personalizzazione. Non ho trovato (a differenza di G85) molte app preinstallate. Presente pure la suite Smart Connect, che uso molto avendo un laptop Lenovo ma che comunque funziona in generale con i laptop Windows e che -a differenza del companion integrato nel sistema operativo di Microsoft- garantisce maggiore continuità nel workflow. L’AOD c’è ed è sempre attivo, a differenza del passato. La vera svolta si ha negli aggiornamenti: Motorola per questo dispositivo ha promesso ben 5 anni di aggiornamenti, andando a stravolgere completamente la propria politica in merito, sperando che sia solo il primo di una lunga serie.
Motorola ha optato per il Dimensity 7300, un SoC onestissimo che svolge bene il proprio compito (come abbiamo visto, senza nemmeno consumare troppo). Inizialmente ero rimasto perplesso perché lo smartphone aveva un po’ di lag (seppur non drammatici) nelle transizioni e nell’utilizzo, ma dopo una manciata di ore è diventato decisamente più reattivo e da quel momento in poi non ha manifestato incertezze. La RAM è di 8 o 12 GB e lo storage di 256 o 512GB di tipo uMCP, sigla che fondamentalmente indica soltanto che il trasferimento delle informazioni tra RAM e storage interno risulta più veloce. La velocità delle memorie in sé è assimilabile a quella delle UFS 2.2, forse l’unico (picclo) neo di un prodotto che mi ha davvero sinceramente sorpreso.
Foto e Video
La fotocamera principale si basa sul sensore LYT-700C di Sony, un ottimo sensore che garantisce risultati costanti e di ottima qualità in ogni condizione di luce. Anche di sera il dettaglio resta ottimo. C’è solo una lieve tendenza ai colori caldi (di notte) e una gestione delle luci artificiali migliorabile. Nel suo insieme però non è assolutamente una fotocamera da semplice medio gamma, anche nei video, che risultano convincenti. Non è un camera phone, non ha velleità di esserlo, ma -per farvi un paragone, siamo sopra ai risultati offerti da un Galaxy S24. Ottima la presenza della modalità pro (con anche il suppoto ai file RAW, cosa non scontata). La ultrawide non ha la stessa qualità della principale ed anzi è forse sottodimensionata, reglata più ad una mera cam di servizio. È dotata di autofocus per porta usare come macro camera. In più (altro elemento distintivo rispetto alla maggior parte dei midrange) abbiamo un’ottica 3x da 10 MP di Samsung (che Samsung usa anche su S23 e Fold5 per fare un esempio). Il sensore è piccolo e fa quello che può, ma già la sola presenza rappresenta appieno la volontà di Motorola di offrire un dispositivo completo. I video sono realizzabili in 4K con tutte le cam. La selfie camera è buona ed ha un dettaglio più che adeguato alla categoria. Pur non essendo dotata di autofocus, ho apprezzato la resa dell’incarnato ed i colori.
Motorola si appoggia a Google Foto sia per la galleria che per l’editing delle foto, una scelta che ribadisco essere azzeccata, visti i numerosi strumenti messi a disposizione da Google, compresa la gomma magica.
Galleria fotografica
Prezzo e Conclusioni
Motorola Edge 50 Neo costa 499 euro di listino, con in bundle gli ottimi auricolari Buds+ realizzati in collaborazione con Bose. Personalmente trovo il prezzo alto e il bundle forse un po’ sbilanciato per la tipologia di dispositivo. Tuttavia presso la GDO si trova già a 450 euro e in altri store (senza il bundle) a 350 euro: un prezzo molto più interessante che rende giustizia ad un dispositivo completo, affidabile con due punti di forza importanti: un display eccellente ed una main camera di ottimo livello. Lo trovate su Amazon sotto i 400 euro.
Questo è un contenuto sponsorizzato da Motorola. Informiamo comunque i nostri lettori che le opinioni espresse sono frutto dei nostri test e del nostro gradimento. Il giudizio finale non è stato né manipolato né influenzato dall’azienda, così come i contenuti, interamente realizzati da Evosmart.
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