Microsoft e Activision Blizzard
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Microsoft-Activision: La Nuova Zelanda Approva l’Acquisizione

Nella costante evoluzione del mondo dei videogiochi, l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft rappresenta una delle mosse più significative degli ultimi tempi. La recente approvazione da parte della Nuova Zelanda eleva a 41 il numero di paesi che hanno dato il via libera a questa operazione da ben 69 miliardi di dollari. Ma cosa significa questa mossa per il panorama globale dei videogiochi e quali sono le prospettive future? Scopriamo insieme i dettagli.

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L’approvazione da parte della Commerce Commission della Nuova Zelanda sottolinea che l’acquisizione non ridurrà sostanzialmente la concorrenza nel mercato neozelandese. Il presidente della commissione, Dr John Small, ha dichiarato che sebbene i titoli di Activision, come Call of Duty, siano amati dai giocatori neozelandesi, non sono considerati essenziali per competere con Microsoft in Nuova Zelanda.

Altri Ostacoli e Prospettive Future

Nonostante l’approvazione di 41 paesi, l’acquisizione deve ancora superare alcuni ostacoli. La Competition and Markets Authority britannica rappresenta l’ultimo grande scoglio da superare, con una decisione attesa entro il 29 agosto. Tuttavia, con la vittoria recente su Federal Trade Commission statunitense (FTC) e l’accordo con Sony per Call of Duty su console PlayStation, la bilancia sembra pendere a favore di Microsoft.

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Conclusione

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è un passo significativo che potrebbe rimodellare il panorama dei videogiochi. Con 41 paesi ora favorevoli all’operazione, l’attenzione si sposta sugli ostacoli rimanenti e sulle potenziali ripercussioni nel settore. Gli occhi degli appassionati di videogiochi e degli stakeholder sono fissi sulla nuova scadenza del 18 ottobre, in attesa di vedere come questa mossa influenzerà il futuro del gaming. L’accordo tra Microsoft e Activision Blizzard non è solo un evento aziendale; è un segnale dell’evoluzione continua e dell’innovazione nell’industria dei videogiochi.

VIAFONTE

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