Quando si parla di sicurezza delle chat online, la crittografia end-to-end (E2EE) è diventata una necessità. Nel mondo dinamico della tecnologia, Messenger, la piattaforma di messaggistica di Meta, si appresta a fare un balzo in avanti per assicurare conversazioni ancora più protette.
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Messenger: in arrivo la crittografia end-to-end
La promessa di Messenger di implementare la crittografia E2EE risale al 2016, quando Meta (precedentemente noto come Facebook) aveva delineato visioni di una chat più sicura. Oggi, il team di Mark Zuckerberg conferma che i continui sforzi culmineranno nell’introduzione della crittografia E2EE di default entro la fine dell’anno.
Sfide tecniche dietro le quinte
La strada verso una messaggistica sicura non è stata semplice. Come sottolineato dalla casa madre, implementare l’E2EE ha richiesto un’ardua rielaborazione dell’intero codice base. A differenza dei metodi tradizionali in cui i server Meta agivano come intermediari tra mittente e destinatario, l’E2EE necessita di un approccio dove il contenuto del messaggio rimane invisibile ai server stessi.
L’iniziativa, denominata Project Lightspeed, ha portato a una revisione complessiva della piattaforma. Tuttavia, abbracciare completamente la crittografia ha significato affrontare ulteriori ostacoli, come adattarsi a diverse architetture server e garantire l’efficienza su vari dispositivi.
Cosa cambia per l’utente?
Per avere una percezione tangibile delle modifiche, consideriamo un’azione semplice: condividere un video di YouTube su Messenger. In passato, il server recuperava una miniatura dal link condiviso. Ora, con la crittografia E2EE, è l’app sul tuo dispositivo a interfacciarsi direttamente con YouTube, criptando e inviando l’anteprima al destinatario. Questa trasformazione si riflette anche su altre funzioni, come l’utilizzo degli sticker.