C’è chi è riuscito a mettere le mani su PS5, altri invece per non cedere ai bagarini stanno aspettando l’occasione giusta per aggiudicarsene una. Sta di fatto che la crisi dei semiconduttori sta ancora mettendo a dura prova il settore videoludico e molte aziende, tra cui Sony stessa, hanno dovuto rivedere la proprie strategie.
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LA CRISI DEI SEMICONDUTTORI CONTINUA: SONY RITARDA DI UN ANNO IL PENSIONAMENTO DI PS4
Nei suoi piani originali, Sony aveva intenzione di interrompere la produzione di PS4 nel 2021. Ciò sarebbe potuto accadere in condizioni normali, non certo nella situazione attuale. Ad oggi ci sono ancora gravi difficoltà nel reperire le componenti chiave per la produzione di PS5 e, nonostante le promesse di AMD che parlano di un progressivo miglioramento della situazione, c’è bisogno di rivedere i piani.
L’azienda nipponica avrebbe deciso di ritardare di un anno il pensionamento di PS4. Questa scelta servirebbe ad alleggerire la pressione produttiva su PS5: PlayStation 4 è meno avanzata e richiede uno sforzo minore nella produzione. Inoltre, prolungando la produzione di PS4, Sony spera di ottenere contratti migliori con i fornitori di componenti, mossa che di riflesso potrebbe aiutare anche la produzione di PS5.
Nonostante tutte le difficoltà dovute alla mancanza di componenti, PS5 con le sue 3,3 milioni di unità vendute ha superato le vendite del precedente trimestre, eguagliando i risultati raggiunti nello stesso trimestre dell’anno scorso.
Al momento però ci troviamo ancora in un delicato periodo di transizione, e Sony in questo momento ha bisogno di entrambe le console. Nel 2020 l’azienda giapponese aveva previsto un periodo di transizione di circa tre anni, periodo che forse potrebbe durare più di quanto previsto inizialmente.
Tutto questo potrebbe influire anche sullo sviluppo dei nuovi titoli: gli studi di sviluppo potrebbero vedersi costretti a continuare il supporto per le console di vecchia generazione, più di quanto fosse previsto inizialmente.
Via: Vg247