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iOS 11.4.1. Apple non ammette interferenze

Che l’azienda di Cupertino tenesse alla privacy dei suoi clienti, lo aveva dimostrato in più occasioni, come ad esempio il caso dell’Iphone di San Bernardino, che Apple rifiutò di sbloccare dietro pressante richiesta dell’FBI americana. In quel caso, il telefono (iPhone) di un attentatore, doveva essere reso disponibile sbloccandolo forzatamente, cosà che l’azienda nella figura del suo presidente Tim Cook si rifiutò di fare, consigliando all’agenzia federale di optare per altri sistemi.

In quell’occasione il Ceo di Apple, pronunciò queste esatte parole per far comprendere all’opinione pubblica perché si volesse sottrarre agli obblighi imposti dal giudice della Corte Federale:

Il governo degli Stati Uniti, ci ha chiesto di intraprendere un passo senza precedenti che minaccia la sicurezza dei nostri clienti. …ha implicazioni che vanno molto al di là del caso in oggetto (riferendosi all’ordine). Criminali e cattivi continueranno ancora a criptare, usando strumenti che sono pronti a loro disposizione. Non è una decisione che prendiamo alla leggera. Ci opponiamo alle richieste dell’Fbi con il più profondo rispetto per la democrazia americana e l’amore del nostro Paese, noi crediamo che sarebbe nel miglior interesse per tutti fare un passo indietro e considerare le implicazioni.

Questo antefatto per arrivare alla notizia di oggi che conferma una volta ancora l’impegno di Apple, nella protezione dei dati personali dei propri clienti. Proprio ieri è stato reso disponibile al download il nuovo aggiornamento di sistema per i dispositivi con a bordo iOS. Mi riferisco alla versione progressiva numerata con 11.4.1. Questa versione porta con sé una novità che riguarda la sicurezza dei dispositivi connessi.

Schermata aggiornamento iOS 11.4.1

In buona sostanza viene creata una nuova voce di menu accessibile tramite il percorso: “impostazioni generali, sotto la voce (Face ID o Touch ID) & Passcode”. La voce in questione, nominata “Accessori USB” una volta abilitata, impedirebbe ad ogni sorta di accessorio di terze parti, l’accesso al telefono tramite la porta Usb se il dispositivo è bloccato da almeno 1 ora.

Questo processo, chiamato modalità USB Restricted, previene la possibilità che chiunque si impossessi di uno smartphone senza autorizzazione, e tenti di bypassare i sistemi di blocco con un accessorio di forzatura hardware, posso riuscire nell’intento. In sostanza ogni tentativo di intrusione viene bloccato a monte.

Fuori o dentro le aule di tribunale, Apple ha deciso di proteggere i dati sensibili dei clienti

L’utente per poter utilizzare l’accessorio deve prima sbloccare il device con i sistemi di sicurezza classici, passcode, Face ID o impronta. Questo garantirebbe secondo Apple, un livello di sicurezza molto più elevato, annullando i tentativi anche degli “esperti del settore” alla ricerca di informazioni su iPhone bloccati. Il riferimento al fatto di cronaca sopracitato ed alla notizia che una società israeliana sia riuscita ad aiutare l’FBI ad accedere al device del caso specifico, depongono proprio sull’ipotesi che sia stato fatto “anche” con questo scopo. La privacy vale sia nei confronti della società e sia nei confronti delle istituzioni per Apple.

L’aggiornamenti tuttavia contiene anche delle patch di manutenzione, correzione di bug e miglioramento delle prestazioni, anche se non esplicitamente segnalato nel Log dell’immagine qui sopra. Corretto un bug relativo alle AirPods su “Trova il mio Iphone” ed alla sincronizzazione della mail dei contatti e delle note con account Exchange.

Questo aggiornamento capita proprio al momento giusto, dato che in rete si è creato un po’ di malumore nei confronti della versione ormai precedente di iOS, la 11.4 che sembrerebbe creare problemi di batteria a parecchi utenti, ne ha parlato Simone Rolando in questo articolo.

Fonte: Apple, redazione.

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