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HONOR e Stefano Guindani raccontano la cultura urban milanese con una mostra fotografica

Si chiama “The Portrait Master” ed è il progetto fotografico di HONOR che dà il nome alla mostra fotografica che il brand di tecnologia ha realizzato in collaborazione con Stefano Guindani.

Infatti, dal 4 novembre al 30 novembre è possibile ammirare i 20 scatti realizzati dal celebre fotografo internazionale e ambassador nel centro di Milano, in Corso Vittorio Emanuele, dal civico N.15 al N. 24.

Insieme alla personalità di Guindani, al progetto ha collaborato anche Alberto Salza, noto antropologo, che ha contribuito a dare forma alla narrazione di questa mostra. Infatti, The Portrait Master è il racconto della cultura urban milanese che attraversa diverse generazioni, professioni e luoghi celebri di Milano. Ogni protagonista è stato immortalato con i suoi colori e particolarità unici, grazie anche all’aiuto di HONOR 200 Pro, il flagship con fotografia ritrattistica Harcourt.

“Siamo molto orgogliosi di aver creato questo progetto, in collaborazione con Stefano Guindani, amico e ambassador, e la municipalità di Milano” afferma Roger Liyun, Country Manager di HONOR Italia. “Una mostra che ci permette di esprimere la nostra mission con un risultato unico: raccontare la città di Milano attraverso le giuste “vibes”, rappresentate da personalità diverse che mostrano tutte le sfaccettature meneghine”.

I protagonisti del progetto sono, ovviamente, la città di Milano – come sfondo tridimensionale in grado di connettere passato e presente – e i soggetti ritratti, che fanno parte di quella generazione di “Mobile People”, ovvero tutti coloro che sono immersi in una società audiovisiva, che si avvale di smartphone e diverse declinazioni del mondo web.

Tutti i volti coinvolti in questa mostra sono persone in grado di utilizzare il quinto punto cardinale: se stessi al centro di un orizzonte circolare che spostano continuamente tra i grattacieli. La generazione di “Mobile People” non è soggiogata da Milano: la costruisce a colpi di identità multiple, percezioni alternative, lavori innovativi, sensibilità aliene, ricordi e trasformazioni ostinate, disaccordi creativi, gioie e dolori. Per esprimere al meglio tutto questo, sono stati fotografati: Matteo Maresi, Stryixia, Stefano Trovati, Pachy, Chiara Filini, Luna Graziano, Gio Pagani, Tommaso Conte, Andrea Berton, Il Milanese Imbruttito (Marco De Crescenzio, Tommaso Pozza e Federico Marisio), Warly Tomei, Marcellina di Chio, Flycat, David Blank, Indy&Sajen, Xin Alessandro Zheng, Adriana Tedeschi, Dorando Giannasi, Larry Udeogo, Giorgio Facchinetti. 

“Per me è sempre un grande onore collaborare con HONOR, e in questo caso, sono riuscito a esprimere ancora meglio tutto il mio estro. Un progetto unico, che mi ha permesso di unire arte, tecnologia e milanesità. Questi scatti, impreziositi dal filtro Harcourt di HONOR 200 Pro, sono il risultato di una lunga ricerca di dettagli che abbiamo studiato a quattro mani con l’azienda e che si vanno a inserire nella cornice unica di Corso Vittorio Emanuele” afferma Stefano Guindani, fotografo e ambassador di HONOR Italia.

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