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Google dice No a Huawei: scoppia un caso. E adesso?

Non è certo un segreto: Huawei ed il Governo degli Stati Uniti d’America sono ormai in conflitto da qualche tempo. Dopo le accuse di spionaggio sollevate nei confronti di Huawei da parte del Governo USA, la tensione tra il produttore cinese e i vari contractor americani è andata via via crescendo.

Per saperne di più leggi anche: Ban per il 5G di Huawei in Australia, colpita anche ZTEAltra batosta per Huawei: British Telecom rimuove alcune installazioniHuawei bandita ufficialmente dagli Stati Uniti, il decreto verrà attuato nei prossimi mesi

HUAWEI BANDITA DAGLI USA: A RISCHIO I DISPOSITIVI ANDROID DELLA CASA

Infrastruttura BTS di produzione Huawei | Evosmart.it

Qualche giorno fa, infatti, abbiamo appreso una notizia che riguarda il “ban” di Huawei dal territorio americano in seguito all’emanazione di due decreti speciali per la sicurezza nazionale da parte dell’amministrazione Trump.

Nella fattispecie, il primo dei due decreti vieta alle aziende americane l’utilizzo delle tecnologie di trasmissione di produzione Huawei, mentre il secondo vieta alla compagnia cinese l’acquisto di tecnologie, brevetti e licenze provenienti dagli Stati Uniti a meno di non essere in possesso di un’autorizzazione speciale da parte del Governo stesso.

Huawei Mate 20 Pro | Evosmart.it

Quello che però non era chiaro fino a ieri sera è la rapidità con la quale alcuni di questi provvedimenti potessero essere messi in atto. Si parlava addirittura di mesi, ma ciò che ha fatto Google nella giornata di ieri ha effettivamente dimostrato il contrario.

Il colosso americano dell’internet ha infatti revocato tutti quegli accordi che permettono a Huawei di utilizzare i servizi Google in licenza, andando quindi a colpire direttamente la divisione che si occupa dello sviluppo, della progettazione e della vendita degli smartphone Android prodotti dall’azienda cinese.

Senza le licenze relative ai servizi Google, infatti, Huawei non potrà più accedere alle famosissime Google Apps (compreso il Play Store) e, molto probabilmente, non potrà più fornire aggiornamenti di sicurezza basati sul rilascio mensile delle patch da parte di Google stessa. Nessun servizio che utilizzerà il framework Google Play Services potrà quindi funzionare, salvo previ accordi tra Huawei e il Governo USA per l’acquisto delle licenze.

Logo Google
Google, il colosso americano dell’Internet | Evosmart.it

La revoca della licenza, tuttavia, si ripercuoterà soltanto parzialmente sui dispositivi Android attualmente in commercio, che potrebbero perdere il supporto agli aggiornamenti di sicurezza Google, ma che non perderanno effettivamente l’accesso ai servizi offerti dal colosso statunitense dell’Internet. I nuovi dispositivi, invece, non potranno utilizzare il framework dei servizi Google, perdendo quindi l’accesso al Google Play Store e a tutti quei servizi che si appoggiano a Google per il corretto funzionamento.

Si tratta, sicuramente, di una situazione molto difficile per Huawei, che ricopre ormai il ruolo di secondo maggior distributore mondiale di dispositivi Android e che potrebbe subire un calo delle vendite come conseguenza diretta della perdita del supporto da parte di Google, situazione che farebbe sicuramente indispettire gli utenti fedeli a questo brand.

E voi? Cosa ne pensate a riguardo? Fatecelo sapere qua sotto nei commenti!

2 commenti

Huawei: il ban mette a rischio anche i chipset Kirin - Evosmart.it 22 Maggio 2019 at 15:28

[…] Leggi: Google dice No a Huawei: scoppia un caso. E adesso? […]

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Huawei: il ban statunitense impatta le vendite - Evosmart.it 22 Maggio 2019 at 18:15

[…] Trump che ha sostanzialmente bandito Huawei dagli Stati Uniti e ha causato la scissione degli accordi Huawei – Google, la compagnia cinese inizia a registrare i primi cali nelle vendite dei dispositivi mobili basati […]

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