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Biden blocca l’uso di spyware da parte del governo statunitense

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso di spyware commerciali da parte delle agenzie federali degli Stati Uniti. Questo ordine è stato dato dopo aver constatato che in molti altri paesi, i governi hanno incrementato l’uso di questi software per sorvegliare politici, giornalisti e attivisti. La Casa Bianca ha dichiarato che circa 50 funzionari governativi degli Stati Uniti che lavorano in almeno 10 paesi esteri sono stati vittime di attacchi informatici usando questi software.

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Uno dei software di spionaggio più famosi è Pegasus, prodotto dall’azienda israeliana NSO Group, che ha la capacità di violare iPhone e smartphone Android, ed è stato trovato in molti dispositivi di giornalisti, attivisti e in generale persone non formalmente accusate di alcun crimine.

La Casa Bianca ha dichiarato che la proliferazione di spyware commerciali rappresenta una serie di rischi crescenti per la sicurezza degli Stati Uniti, incluso il personale governativo e le loro famiglie. Questi software possono costituire rischi significativi per la sicurezza e l’integrità dell’informazione e dei sistemi di informazione del governo statunitense.

Con questa ordinanza, le agenzie federali non possono utilizzare software di hacking che sono stati abusati da un governo straniero per tentare di accedere a un dispositivo di un cittadino statunitense, sono stati impiegati da un’entità straniera contro attivisti o dissidenti per minacciare o soffocare l’opposizione o impedire l’esercizio della libertà di parola, o sono forniti a governi su cui ci sono prove credibili di atti sistematici di repressione politica.

La Casa Bianca non ha specificato se al momento ci sono agenzie americane che utilizzano questi software. Tuttavia, nel 2020 l’FBI ha confermato di aver acquistato Pegasus per fini di valutazione, ma ha dichiarato di non averlo mai impiegato sul campo. Inoltre, inchieste giornalistiche hanno scoperto che la DEA, l’agenzia antidroga statunitense, ha utilizzato un software di sorveglianza chiamato Graphite, ma non c’è stata alcuna conferma o smentita ufficiale.

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