Sia il mondo di Windows ARM che Qualcomm stanno preparandosi a dire addio al supporto delle applicazioni a 32 bit. Durante la recente conferenza Build 2023, Microsoft ha annunciato che la futura versione di Windows 11 rimuoverà il supporto per le app a 32 bit. Inoltre, Windows Central ha rivelato che la prossima iterazione di Windows, attualmente noto come Windows 12, supporterà esclusivamente software a 64 bit.
- LG LED All-in-One: arriva in Italia la nuova soluzione da 163″
- Samsung lancia la serie 2023 di Smart Monitor: M80C, M70C e M50C
- Sony HT-S2000: soundbar 3.1 per un’esperienza audio cinematografica
- iPhone 15: ricarica wireless rapida anche con caricabatterie di terze parti
Windows e Qualcomm: addio 32 bit
Analogamente, nel campo dell’hardware, circolano voci sulla nuova generazione di CPU Oryon, progettate per essere integrate nel prossimo chip di punta di Qualcomm, atteso per il 2024. Queste CPU Oryon saranno il primo prodotto di Nuvia, un’azienda acquisita da Qualcomm qualche anno fa.
Questo cambio potrebbe già essere implementato nel prossimo Snapdragon 8 Gen 4 e la sua variante per laptop 8cx.
Solo pochi giorni fa, anche Intel ha annunciato un’iniziativa simile con l’architettura x86-S. Il passaggio esclusivo ai 64 bit offre numerosi vantaggi. I vecchi set di istruzioni a 32 bit occupano spazio fisico nel processore, spazio che rimane inutilizzato in favore di una compatibilità ormai obsoleta. Da anni, gli sviluppatori sono fortemente incentivati, se non addirittura obbligati, a focalizzarsi sui 64 bit. L’App Store di Apple, ad esempio, non accetta più app a 32 bit da molto tempo, e Google ha seguito poco dopo. Anche per i software più specifici e peculiari, l’emulazione e la virtualizzazione possono fornire un’alternativa più che adeguata.