24 ore con Huawei Mate 30 e Mate 30 Pro!

Huawei Mate 30 e Mate 30 Pro sono due dei dispositivi più chiacchierati del momento, soprattutto a causa della loro ottima scheda tecnica e della mancanza dei Google Play Services. Due smartphone sicuramente interessanti, che però attualmente non risultano appetibili per un pubblico occidentale. Scopriamoli insieme!

Facciamo subito un po’ di chiarezza: il dispositivo di maggior interesse per il pubblico europeo è sicuramente la variante Pro di Mate 30. Mate 30 in versione “liscia”, infatti, non sarà commercializzato in Europa ed in occidente, mentre sarà possibile acquistare, in futuro, Mate 30 Pro.

LA PREMESSA

Attualmente, a nostro parere, questi due smartphone non sono assolutamente pronti per un pubblico occidentale. A causa dei problemi e delle tensioni tra il Governo degli Stati Uniti e Huawei, i nuovi Mate 30 e Mate 30 Pro arrivano sul mercato senza i servizi Google. Nonostante sia possibile installare, tramite l’utilizzo di un’applicazione di terze parti, i suddetti servizi, non riteniamo che questa sia una vera e propria soluzione.

Questo perché, appunto, l’utilizzo di un’applicazione di terze parti, proveniente da una fonte non verificata, comporta dei rischi di un certo livello per quanto riguarda la sicurezza dei dati personali dell’utente. Durante l’installazione dei Google Play Services, infatti, l’helper di installazione ci ha chiesto dapprima i permessi di amministratore del dispositivo e successivamente alcuni permessi di accesso ai nostri dati che hanno acceso qualche campanello di allarme.

A nostro parere, quindi, spendere più di mille euro per avere uno smartphone fondamentalmente fermacarte, oppure rischiare i propri dati personali, non sembra essere una scelta molto sensata.

IL TELEFONO

L’hardware di Huawei Mate 30 Pro (e del fratello Mate 30) è sicuramente importante, ma non esente da difetti. Sul frontale abbiamo un bellissimo display OLED da 6.53 pollici in risoluzione Full HD+, dominato nella parte alta da una sottile tacca che contiene la fotocamera frontale ed il sensore TOF 3D per lo sblocco facciale.

Al di sotto del display troviamo un sensore di impronte digitali ottico, abbastanza veloce. Manca, come di consueto, il jack da 3.5 mm, ma è presente una porta infrarossi per comandare i dispositivi casalinghi.

La vera novità, che è anche una delle principali criticità di questo smartphone, è l’assenza dei tasti di controllo del volume. I lati del display, infatti, risultano essere completamente puliti, ed il controllo del volume viene emulato via software sfruttando la superficie curva del vetro del display del dispositivo.

La soluzione, però, non è risultata pratica, in quanto la gesture scelta da Huawei per l’attivazione dei controlli risulta un po’ poco naturale e non è attivabile durante le chiamate. Inoltre, il touchscreen risulta essere meno sensibile sui bordi curvi, quindi l’attivazione dei controlli non avviene sempre.

La fotocamera, invece, a prima vista sembra comportarsi bene. Inoltre, sembrerebbe che Huawei sia riuscita finalmente mettere una pezza alla registrazione video, che era il vero punto debole di questi smartphone.

In ogni caso, non vi nascondo che le prime 24 ore con questo Huawei Mate 30 Pro sono state un po’ deludenti, in quanto si capisce che il device non è davvero pronto ad arrivare sugli scaffali dei mercati occidentali.

Fateci sapere che cosa ne pensate qua sotto nel box dei commenti e rimanete sintonizzati per ulteriori approfondimenti su questo smartphone!