Xiaomi verrà quotata in borsa a Honk Kong
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Xiaomi potrebbe essere pronta a entrare in borsa il prossimo mese

Xiaomi marchio apprezzato per l’ottimo rapporto qualità prezzo dei suoi prodotti, potrebbe fare il suo debutto in borsa all’inizio del mese prossimo a Honk Kong. Secondo i precedenti rumor invece Xiaomi avrebbe dovuto fare il suo debutto in Borsa a New York con una valutazione iniziale di 100 miliardi di dollari. Secondo nuove indiscrezioni invece la compagnia avrebbe fatto un cambio di rotta, probabilmente dovuto alla condotta politico/economica dettata dall’attuale esecutivo a stelle e strisce che si sta sempre più spostando verso una politica economica di stampo protezionistico. A farne le spese ci sono già membri illustri tra cui Huawei e ZTE, con la prima che per il momento ha preferito rinunciare non con un certo rammarico alla sua espansione verso il mercato nord americano.

Oltre alla decisione di cambiare la sede del suo debutto in Borsa a Honk Kong, Xiaomi che prima era intenzionata a debuttare in una finestra temporale compresa tra il terzo e il quarto trimestre del  2018, ha anticipato l’asta iniziale in Borsa al prossimo mese. Però ci si aspetta una valutazione inferiore rispetto a quanto precedentemente previsto, con un valore stimato tra i 65 e i 70 miliardi di dollari, ciò comunque farebbe registrare la seconda più alta valutazione di partenza in Borsa per una compagnia cinese subito dopo Alibaba che venne valutata in Borsa per 231 miliardi di dollari.

XIAOMI POTREBBE DEBUTTARE NELLA BORSA DI HONK KONG CON UN VALORE STIMATO DI 70 MILIARDI DI DOLLARI

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Diversamente dalla recente quotazione in Borsa di Spotify, Xiaomi adottera un’approcio molto più tradizionale coinvolgendo delle società finanziarie nella speranza di assicurarsi maggiori investirori, ma ancora non si sa nulla dei nomi delle compagnie impegnate in queste trattative. Inoltre secondo alcuni rumor Xiaomi starebbe scegliendo un partner cinese.

Questo però non è la prima assoluta in Borsa per la compagnia cinese, almeno non direttamente. Huami una controllata proprio di Xiaomi è stata quotata nella Borsa di New York all’inizio di questo anno per una valore 110 milioni di dollari. Xiaomi stessa e il suo CEO Lei Jun posseggono rispettivamente il 19,3% e il 20,4% delle azioni in Borsa di Huami.

Xiaomi al momento è la quinta forza in ambito smartphone a livello globale, e dopo aver ottenuto la prima posizione nel mercato in indiano si appresta a espandere la sua presenza in Europa (in Spagna è già ufficialmente presente, così come è confermato il suo arrivo in Italia), a seguito della prossima quotazione in borsa potrebbe reinvestire il ricavato in ricerca e sviluppo.

Via: [ot-link url=”https://www.phonearena.com/news/Xiaomi-IPO-May-70-Billion-valuation_id104130″]phoneArena.com[/ot-link]

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