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Recensione Vivo V21 5G: Al giusto prezzo è SÌ!

Vivo è un brand di cui si parla poco. Probabilmente troppo poco. Già affermato (e apprezzato) in patria da anni, l’approdo in Italia è stato accolto in modo un po’ tiepido. Le ragioni? Non abbiamo la verità assoluta, ma forse questo V21 5G è la sintesi di un amore ancora non sbocciato tra il pubblico dello stivale e un’azienda che allo scrivente piace parecchio (e che segue da moltissimi anni).

Scheda tecnica
  • SoC: MTK Dimensity 800U 5G
  • RAM: 8 GB
  • Storage: 128 GB UFS 2.2 (espandibile)
  • Display: 6.44″ OLED con refresh rate fino a 90 Hz
  • Fotocamere posteriori:
  • Main 64MP f/1.79 OIS
  • Ultrawide 8MP f/2.2
  • Macro 2MP f/2.4
  • Fotocamera frontale:
    • 44MP f/2.0 con OIS e AF
  • Video 
    • 4K 30fps
  • Connettività: 2G/3G/4G/5G, Wi-Fi 2.4 GHz e 5 GHz, hotspot, Bluetooth 5.1, NFC
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta, Giroscopio, Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità
  • OS: Funtouch OS basata su Android 11 (patch di novembre al momento della recensione)
  • Batteria: 4000 mAh con ricarica da 33W
  • Dimensioni: 159,68×73,90×7,29mm (7,39mm la colorazione Sunset Dazzle)
  • Peso: 176g (177g la colorazione Sunset Dazzle)

Unboxing

Il contenuto della confezione è in linea con i competitors, con la presenza gradita degli auricolari. Abbiamo quindi:

  • Il telefono
  • Un alimentatore da 33W
  • Cavo type C
  • Pellicola preapplicata sullo schermo
  • Cover TPU trasparente
  • Auricolari
  • Adattatore Type C/Jack

Estetica e materiali

Vivo V21 5G si presenta molto bene. Carina la colorazione in nostro possesso, design coerente con gli altri smartphone della casa, materiali plastici ma convincenti. Per darvi un riferimento pratico, siamo in linea con Find X3 Lite, Reno 6, A52s ed altri prodotti che condividono (centesimo più centesimo meno) il listino.

Batteria e connettività

La connettività è piuttosto standard. Non troviamo particolari novità come il Bluetooth 5.2, le antenne MIMO o Wi-Fi 6, tuttavia nella prova su strada (che poi è quella che fa la differenza) si è comportato in modo estremamente affidabile. Ricezione sempre ottimale, connessione stabile sia con rete dati che tramite Wi-Fi, 4G e VoLTE supportati e bluetooth stabile. A dire il vero, abbiamo avuto qualche piccolo problema con l’aggancio del GPS in una circostanza, risolto spontaneamente con un riavvio. Il problema non si è più ripresentato. Tutto ok anche con Android Auto.

La batteria da 4000 mAh è invece PAZZESCA! Sarà merito del poco energivoro Dimensity 800U, sarà merito di un display “OK”, ma ho brillantemente superato ogni giorno le 6h di schermo con ancora un buon margine, superando le 7h con utilizzo “weekend”, anche utilizzando molto maps.

Display, vibrazione e audio

Il display è, come dicevamo prima, un display “OK”. Avendo provato recentemente molti dispositivi nella medesima fascia di prezzo, diciamo che V21 5G non eccelle. E’ un buon display, con una discreta resa colore, refresh a 90Hz e una luminosità sufficiente, ma niente di eccezionale. Un OLED da 6.44″ con cornici non particolarmente sottili che rappresenta probabilmente il minimo sindacale per ritenere sufficiente lo schermo di uno smartphone in relazione alla fascia di prezzo che ricopre. Diciamo che -anche intorno ai 300 euro, ossia il prezzo su strada di questo smartphone che di listino ne costa 450- Realme, Redmi, Xiaomi e Samsung fanno sicuramente meglio.

La vibrazione è -senza troppi giri di parole- al limite del fastidioso. Magari non ci si aspettava una vibrazione alla iPhone, ma ad esempio su un dispositivo di fascia molto più bassa come il Poco M4 Pro 5G la vibrazione è poco meno che eccellente, segno che ormai implementare un motorino di vibrazione lineare non è così problematico anche in un entry level (e questo no, non lo è).

Speaker mono ma adeguato a livello di pressione sonora.

Software e Performance

Al netto di cose oggettive (come problemi di funzionamento, bug, instabilità, battery drain e quant’altro), il software è spesso questione di gusti. La presenza di determinate funzionalità o la loro assenza, o meglio, quanto queste possano impattare sull’esperienza d’uso, è spesso figlia dell’abitudine anche se spesso tendiamo (sbagliando) a definire un “problema” o una “mancanza” qualsiasi cosa NOI (che siamo uno su 7 miliardi, statisticamente non rilevanti) vorremmo che ci fosse (o non ci fosse). Ciò detto, ci troviamo davanti ad un’interfaccia molto vicina a quella offerta da Motorola e Nokia, ad esempio, con qualche piccola aggiunta nella personalizzazione aggiunta da Vivo. Per chi ha vissuto l’epoca d’oro della Funtouch che Vivo proponeva in patria (adesso chiamata Origin OS) è una specie di coltellata. Un’interfaccia un po’ scarna, essenziale, sostanzialmente stock (con la sua grafica un po’ minimale) che però funziona molto bene. Non abbiamo riscontrato infatti bug, crash, surriscaldamenti o consumi anomali della batteria. La fluidità offerta dal Dimensity 800U è più che sufficiente. Non è un fulmine, a volte l’apertura delle app non è fulminea ed il passaggio tra le finestre può avere dei cali leggeri di frame rate, ma sono dettagli da fissati come noi, non problemi che impattano nel quotidiano. Anzi, l’esperienza d’uso giornaliera è più che buona. Patch aggiornate a novembre (abbiamo ricevuto l’aggiornamento al secondo giorno di utilizzo).

Foto e Video

Come ormai accade fin troppo stesso, le fotocamere sono sostanzialmente due posteriori e una anteriore. Lasciamo perdere la macro da 2MP che regala più design che soddisfazioni.

La cam posteriore principale è da 64MP.  Anche se non riamo riusciti a trovare informazioni sul sensore montato, i risultati sono decisamente buoni in ogni condizione di luce. Molto buona anche la modalità notte. Video non particolarmente stabili, anche con la modalità dedicata si notano degli scatti che rendono le clip girate non particolarmente fluide.

Riteniamo i buoni risultati in scarse condizione di luce dovuti alla presenza della stabilizzazione ottica, un piacevole plus. La velocità di scatto è abbastanza buona, la precisione della messa a fuoco altrettanto affidabile ed in generale tirerete fuori ottimi scatti con la camera stock. Come sapete, è giusto che i test siano fatti senza artifici o software di terze parti. Probabilmente (soprattutto di notte) potreste ottenere risultati ancora più sorprendenti tarando ogni singolo parametro con la Gcam, ma non è questa la sede giusta.

La ultrawide nella fascia media è spesso sacrificata. Questo V21 5G non fa eccezione, offrendo prestazioni sufficienti solo con buona luce.

La fotocamera anteriore merita un capitolo suo. Siamo di fronte, probabilmente, alla migliore fotocamera anteriore che potete trovare in uno smartphone. Se è vero che l’autofocus non è una novità assoluta (Samsung lo aveva già fatto in passato), la presenza della stabilizzazione ottica è per contro inaspettata e piacevole. I risultati -ripetiamo, per essere una fotocamera destinata ai selfie- sono davvero buoni (come potete vedere voi stessi) anche di sera, grazie ai due flash LED posti agli estremi dell’earpiece e ad una particolare modalità ritratto che trasforma lo schermo in una sorta di “ring”. Insomma, se siete dei patiti dei selfie è questo il telefono da prendere!

Prezzo e conclusioni

Questo Vivo V21 5G ci ha regalato sentimenti contrastati, che il prezzo di listino purtroppo non mitiga ma, anzi, amplifica. Questo perché il listino parla di ben 449 €, decisamente troppi per un dispositivo con queste caratteristiche e con i limiti che abbiamo descritto poco sopra (display giusto sufficiente, vibrazione scarsa, materiali che sopra i 400 ci aspetteremmo più nobili). Tuttavia i principali negozi fisici lo propongono ormai sui 350 € ed in rete, in particolare modo su eBay, la soglia psicologica dei 300 è stata abbattuta. Ecco, sotto i 300 comincia a diventare interessante.

Tornando al discorso fatto all’inizio, questo dispositivo è un po’ la sintesi del motivo per cui Vivo fatica a decollare tra la massa, perché l’appeal è un po’ quel che è pur offrendo un’esperienza generale solida e concreta. Forse sono ancora legati a determinati stilemi più orientali (giusto un problema di esperienza), ma siamo sicuri che continueremo a sentir parlare di Vivo e che il tempo aiuterà l’azienda a fare scelte a 360 gradi (su design, interfaccia, prezzo ed appetibilità) sicuramente più a fuoco.

Fateci sapere nei commenti se avete intenzione di comprarlo o -se già lo possedete- quali sono le vostre impressioni.

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