L’abbiamo ripetuto fin troppe volte: il 2020 è stato un’anno particolarmente problematico, in cui anche il mercato degli smartphone ha subito una forte contrazione. Nonostante tutto c’è un brand che almeno negli Stati Uniti è riuscito a migliorarsi e non di poco: stiamo parlando di OnePlus.
Leggi anche: Sony Xperia 1 III si mostra a 360° nei render di Evan Blass
NEL 2020 ANNO RECORD PER ONEPLUS NEGLI USA, TUTTI GLI ALTRI IN CALO
In un 2020 fortemente condizionato dalla pandemia e dai problemi di approvvigionamento nelle catene produttive OnePlus ha fatto la parte del leone. L’azienda fondata da Carl Pei (ora a capo della nuova startup Nothing), rispetto al 2019 ha fatto registrare una impressionante crescita del 163%.
Questo non vuol dire che all’improvviso OnePlus sia diventato il brand più diffuso sul territorio USA. L’azienda resta un OEM di piccole dimensioni, soprattutto se messa a confronto con colossi come Samsung ed Apple. Infatti questa crescita percentuale viene calcolata tenendo conto dei numeri fatti registrare dalla stessa OnePlus l’anno precedente.
Questa importante crescita su base annua è stata resa possibile, secondo il report di Counterpoint, da due fattori chiave. Il primo è legato all’aumento di prezzo dei top gamma rivali: iPhone 12 e Galaxy S20 in primis. Il secondo è dovuto all’ampia diffusione di smartphone OnePlus tra gli operatori telefonici statunitensi.
Diversamente del mercato degli smartphone Europeo, quello Nord Americano è dominato dagli operatori telefonici: gran parte delle vendite di nuovi smartphone negli Stati Uniti è legata ai contratti stipulati con essi. OnePlus collabora dal 2018 (lancio di OnePlus 6T) con T-Mobile e, nel corso degli anni, si sono aggiunti Sprint (2019) e Verizon (2020).
UN 2020 DA DIMENTICARE PER UNA GOOGLE SCONFITTA IN CASA: -66% RISPETTO AL 2019
Le aziende ad aver subito il calo più contenuto nel 2020 sono state Apple (-3%) e Samsung (-5%). LG in qualche modo ha contenuto i danni con calo pari al 19%; numeri decisamente meno lusinghieri per Motorola che registra un calo pari al 57% rispetto all’anno scorso. Dati ancora più impietosi per Google che chiude un 2020 da dimenticare con un -66%; un dato che fa pensare se consideriamo che provengono dal mercato (quello Statunitense) dove il colosso di Mountain View puntava di più.
Via: Gizchina
Fonte: Counterpoint