Recensione | Monopattino elettrico | Segway Ninebot ES2
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Recensione | Monopattino elettrico | Segway Ninebot ES2

Per questa recensione del Segway Ninebot ES2 non ci dilungheremo molto. Ma non perchè non ne valga la pena, ma perchè abbiamo già recensito il NInebot ES4 un mese fa circa.

Tra i due monopattini cambia veramente poco. Durante la recensione vi spiegheremo tutte le differenze dalla versione potenziata ES4. Per giunta non staremo a ripetere tutto ciò che c’è di identico tra ES2 ed ES4, rimandandovi, per completezza, direttamente alla recensione completa del modello Ninebot ES4.

In più vi ricordiamo che dalla fine del Lockdown il governo si è mosso a favore della micro-mobilità elettrica con il Decreto Rilancio del 13 Maggio 2020. Grazie a questo incentivo fino a 500 € per l’acquisto di una bicicletta muscolare, bicicletta elettrica, monopattino elettrico o credito per un servizio di sharing, il settore della micro-mobilità elettrica ha avuto un boom davvero invidiabile.

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Recensione | Monopattino elettrico | Segway Ninebot ES2
Recensione | Monopattino elettrico | Segway Ninebot ES2 | Evosmart.it

Segway Ninebot ES2

Segway è un’azienda che opera nel settore dal 1999. Dal 2015 l’azienda viene acquistata da Ninebot, una giovane start-up che ha tra i suoi investitori Xiaomi. In particolare questo Ninebot ES2 è il secondo modello di monopattino creato dall’azienda, ed è la base del Ninebot ES4 già recensito. La differenza tra il loro primo monopattino Ninebot ES1 ed ES2 risiede nella sospensione posteriore e nelle luci sotto la pedana assenti nel primo modello. Entrambi i modelli sono stati pensati per poter estendere (in realtà raddoppiano) la batteria e l’autonomia tramite una batteria esterna da montare sul lato interno del canotto dello sterzo. Segway vende direttamente la versione con batteria supplementare del Ninebot ES2, chiamata Ninebot ES4. Ufficiosamente la versione di Ninebot ES1 con batteria supplementare viene chiamata Ninebot ES3 invece.

Design e materiali

Iniziamo parlando di dimensioni. Il Segway Ninebot ES2 misura da aperto 102 cm di lunghezza, 43 cm di larghezza e ben 113 cm di altezza. Da chiuso invece la lunghezza sale a 113 cm, la larghezza rimane invariata a 43 cm e l’altezza scende a 40 cm. Il peso è di 12.5 kg dichiarati. Quindi le dimensioni totali sono identiche al modello ES4. Cambia solo il peso, che è ridotto per assenza della seconda batteria.

Riguardo ai materiali e il design, non cambia nulla dal modello ES4. Anche la portata massima rimane di 100 kg.

Voto 9

Sistema di chiusura e trasporto a mano/auto

Anche per quanto riguarda il sistema di chiusura, mostrato nella foto qui sotto, risulta identico a quello di ES4. E se leggete da qualche parte che è duro e che bisogna prenderlo a pedate per chiuderlo vi consiglio di cambiare letture. Il sistema è semplicissimo e non serve usare la forza. Attenzione però che con il tempo i due gommini posti al di sotto del meccanismo di blocco potrebbero venir persi se lo si apre e chiude spesso in mobilità e non ci si fa attenzione.

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Sistema di chiusura del Ninebot ES4 | Evosmart.it

Trasportare il Ninebot ES2 ad una mano non è un’impresa come per ES4, ma rimane lo stesso un’azione scomoda. Un volta richiuso però, se lo si vuole spostare a mano prendendolo per il canotto dello sterzo ci si trova molto meglio che con ES4 o ES1 più batteria secondaria (ES3). Si può prendere il monopattino direttamente dal punto del canotto dello sterzo in cui risiete il baricentro del monopattino. In alternativa è possibile spostarlo tenendolo in verticale, ma è molto scomodo da fare per tratti prolungati se non per una breve scalinata. Anche trascinare il monopattino a modo di carrellino è scomodo, non tanto per il peso, ma perchè non lo si può impugnare nel centro del manubrio in asse con le ruote. Ed è un peccato, dato che nell’idea di chi lo ha disegnato c’è proprio quella di trascinarlo con una ruota a terra.

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Ninebot ES2 | Evosmart.it

Trasportare in auto questo ES2 è un’ardua impresa, come per ES4. Dipende dalla vettura che si ha e dall’ampiezza del bagagliaio. Se avrete più di 113 cm di larghezza interna non ci saranno problemi nel riporlo. In caso contrario dovrete ingegnarvi, magari riponendono nei posti posteriori o sempre nel bagagliaio, ma abbattendo qualche sedile.

Voto 7

Strumentazione e computer di bordo

Il manubrio e la strumentazione e il computer di bordo dei Ninebot è sempre molto essenziale e scarno, ma soprattutto è identico tra tutti i modelli usciti ad eccezione del Ninebot Max G30 (che arriverà in una prossima recensione). Per non ripetere tutto elencheremo solo cosa è presente. Per maggiori dettagli, come sempre, vi riporto alla recensione del Ninebot ES4.

C’è un display a cristalli liquidi che contiene le informazioni essenziali durante la guida: velocità; indicatore di marcia; batteria residua (in tacche); simbolo del Bluetooth fisso quando un telefono è connesso o lampeggiante se disconnesso; spia di manutenzione o errore; spia di avvertimento della temperatura troppo alta di esercizio. Poco sotto il display c’è un pulsante solo da cui si può accendere/spegnere il monopattino, accendere/spegnere le luci e cambiare la modalità d’uso. Sulla destra c’è un acceleratore elettronico (blu) e sulla sinistra un freno (grigio), sempre elettronico. Purtroppo manca un campanello che è obbligatorio per legge. Ma è facilmente montabile. Al di sotto del manubrio, frontalmente, è presente invece la luce bianca frontale, anch’essa obbligatoria per legge.

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Manubrio del Ninebot ES2 | Evosmart.it

Il Computer di bordo, composto appunto dal display a cristalli liquidi e dal pulsante ha davvero pochissime funzioni. Ma la cosa positiva è che tutto il superfluo è stato spostato sull’applicazione Segway disponibile sia per Android che per Apple iOS. Le funzioni da app le guardiamo però dopo.

Tra le modalità di guida presenti c’è la modalità Limitata (nessun simbolo sul display), la Standard (una S in un bollino bianco)e la Sport (una S in un bollino rosso). Una pressione singola del pulsante accende o spegne la luce bianca anteriore e le luci rosse posteriori, mentre una pressione doppia cambia la modalità di guida. L’unica mancanza fisica sul manubrio potrebbe essere un pulsante dedicato all’attivazione del Cruise Control (attivabile via applicazione). Nel complesso, come detto è molto essenziale.

Voto 8

Luci

La luce anteriore è abbastanza potente per vedere nel buio. Posteriormente, sul parafango c’è un catarifrangente e ai lati della ruota posteriore ci sono 3 LED rossi per lato, visibili sia dai lati che da dietro, che lampeggiano in fase di frenata e che possono rimanere accesi fissi. Sulla parte inferiore della pedana ci sono 8 LED RGB (per informazioni sulle modalità vi riportiamo alla recensione di ES4) per lato controllabili da applicazione.

Se si viaggia la sera o senza troppa illuminazione vi consiglio di avere con voi lo stesso un giubbotto o le bretelle catarifrangente, per essere a norma di legge.

Voto 8

Spunto e velocità massima

Parlando di accelerazione e velocità non possiamo non parlare del motore. La potenza nominale è di 300W,  ma è in grado di erogare fino a 700W di picco in fase di accelerazione in modalità Sport (a differenza degli 800W dell’ES4). Questo spunto permette ad ES2 di essere sempre agile nei piccoli saliscendi cittadini e anche nel salire le rampe dei box o dei ponti. La pendenza massima dichiarata è del 10% (5.7°). Per quanto riguarda l’accelerazione da fermo, cambia se ci si trova nell’una o nell’altra modalità.

La modalità Standard è abbastanza per gli spostamenti giornalieri e permette di arrivare a 22 km/h con accelerazioni buone. Ad arrivare a 20 km/h è molto veloce. In modalità Sport si ha uno spunto molto più nervoso e si rischia di sgommare alla partenza se non si fa ben presa sul terreno o sul piantone dello sterzo. In compenso dà un’enorme mano nelle salite e più prontezza nell’acceleratore. La velocità massima teorica in questa modalità a cui sono arrivato io (70 kg circa) è di 27 km/h con la batteria carica. In modalità Limitata è possibile selezionare una velocità massima compresa tra 5 e 15 km/h tramite applicazione. In questa modalità l’accelerazione è smorzata ed equivale alle modalità Eco di molti monopattini. Considerando che ad oggi il limite di velocità imposto per legge in strada è di 25 km/hpotrebbe anche prendere 10 come velocità massima. Ma considerando invece che ci sono monopattini molto più potenti, reattivi e veloci…

Voto 8

Stabilità e comodità di guida

Per questo paragrafo ci limitiamo a dire che si comporta esattamente come ES4, quindi anche sensazioni e voto sono identiche. A riassumere il comportamento di ES2 ed ES4 si potrebbe dire che si comporta molto bene alle alte velocità e che si fa un po’ più di fatica a curvare alle basse velocità. Inoltre finchè si percorre un fondo liscio il comfort in ordine di marcia è ottimo e non si avvertono saliscendi o piccole vibrazioni. Se le condizioni dell’asfalto non sono buone, invece al conducente arrivano tutte le vibrazioni che le sospensioni non riescono ad annullare.

Voto 8

Modalità di guida e autonomia

Come detto le modalità di guida di questo monopattino elettrico sono fondamentalmente tre. La modalità Limitata, personalizzabile tra 5 e 15 km/h tramite applicazione e dotata di accelerazioni soft. La modalità Standard, limitata a 22 km/h e dotata di una buona accelerazione e frenata. Infine la modalità Sport, limitata a 27 km/h. La modalità Limitata risulta molto utile se impostata a 6 km/h per utilizzo esclusivo delle aree pedonali. Nelle ciclabili, dove il limite è di 20 km/h si può usare tranquillamente la modalità Standard. In strada invece si può usare tranquillamente la modalità Sport dato che il limite è di 25 km/h. In più è possibile attivare il Cruise Control durante i lunghi rettilinei per non affaticare il dito dell’acceleratore.

L’autonomia stimata da Segway per questo ES2 è di 25 km. Secondo vari test che abbiamo condotto, l’autonomia reale è di circa 10-15 km in modalità Sport con il 100% della carica. In modalità Standard invece si riesce a fare qualche km in più. Di media dai 15 ai 20 km sono fattibili se sono presenti molte strade rettilinee e piste ciclabili. Se vi state chiedendo se è possibile raggiungere i 25 km di autonomia stimata da Segway la risposta è Sì! Per raggiungere questa autonomia dovrete però tenere la velocità fissa per più tempo possibile, e possibilmente viaggiare in modalità Limitata a 15 km/h di velocità massima. Insomma… una rottura. In ogni caso che siano 15, 20 o 22 km di autonomia sono un numero importante per questo tipo di mezzo. Infatti parliamo di un monopattino ideato per percorre il classico Ultimo Miglio (Last Mile), ovvero il percorso che c’è tra casa e i mezzi pubblici, e tra i mezzi pubblici e il lavoro. Per utilizzi più spinti o per più km giornalieri è più indicato un modello come ES4 che permette di raggiungere i 30-35 km effettivi con una carica, senza pensare di dover limitarsi sia per velocità che come percorsi. Parlando di efficienza del monopattino, con questo Ninebot ES2 servono 7.5 Wh/km contando la batteria da 187 Wh e i 25 km stimati da Segway. Il Ninebot ES4 invece ha bisogno di 8.3 Wh/km. Restando sullo stesso genere di prodotto, lo Xiaomi Mi Scooter S1 è accreditato di un’autonomia di 30 km con una batteria da 275 Wh, per un’efficienza di 9.2 Wh/km.

Voto 7

Ruote e ammortizzazione

Parlando di ruote bisogna dire che al 100% è impossibile forare, visto che le ruote sono di gomma piena. La misura delle gomme è di 8×1.25″ ovvero 20×3.2 cm. Se da una parte non si possono rompere per foratura, di contro trasmettono ogni sconnessione del terreno. Evitate il pavé… ma potete passare sui vetri. Inoltre hanno una presa minore sul terreno rispetto a ruote più grandi e soprattutto più larghe.

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Ruota anteriore del Ninebot ES4 | Evosmart.it

Nonostante Ninebot abbia equipaggiato questo ES2 di una doppia ammortizzazione, all’anteriore e al posteriore, non è sufficiente ad attutire tutte le asperità del terreno, m solo quelle lievi. Nel complesso non si può dire che sia un monopattino adatto all’utilizzo prettamente urbano, ma sicuramente senza questa doppia soluzione si avrebbe una comodità di guida molto più sgradevole. Il mio consiglio è evitare il pavè e percorrere i dossi a basse velocità. Ovviamente evitare qualsiasi ostacolo in strada: tombini; crepe; buche…

Voto 7

Frenata

Come nel caso degli ammortizzatori, il Ninebot ES2 possiede due diversi tipi di freni. Anteriormente è presente un freno elettrico dotato di E-ABS (Electronic – Anti Blocking System o Sistema di Anti Bloccaggio Elettronico) che frena molto bene. Selezionando direttamente la frenata rigenerativa su Forte da applicazione, è possibile simulare il “One Pedal Drive” delle auto elettriche moderne che permettono di guidare con un piede solo. In questo caso si riesce a guidare con solo il pollice sull’acceleratore, usando il rilascio dell’acceleratore come freno motore che al contempo ricarica le batterie. Se devo fare un paragone con una bicicletta posso affermare che lo spazio di frenata non è né elevato ne troppo stretto. Se siete abituati ad un buon freno a disco o comunque un buon freno, questo freno elettrico potrebbe sembrarvi moscio. Ma con una buona dose di abitudine si impara a frenare (di freno motore), ben prima di quanto serva, in totale sicurezza.

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Ruota posteriore del Ninebot ES4 | Evosmart.it

Purtroppo hanno messo un freno meccanico dietro. É un freno da usare solo per emergenza. Ma è alquanto scomodo in quanto obbliga a togliere un piede dalla pedana. In più va a deteriorare la gomma posteriore, causando con il tempo sempre meno aderenza. Di per sé il freno è fatto bene però, si va a premere una placca di alluminio che striscia sulla gomme.

Voto 7

Batteria e tempi di ricarica

Come detto qualche paragrafo su, la batteria di questo Ninebot ES2 è di 187 Wh interna al canotto di sterzo. Secondo la tabella che Segway fornisce dal suo sito ufficiale, il Ninebot ES2 impiega 3.5 ore per caricarsi completamente. In media si va a caricare il 30% ogni ora, che l’equivalente di percorrere circa 4-5 km in modalità Standard o Sport.

Il connettore di ricarica è posto nella parte bassa del canotto dello sterzo ed è protetto da un tappo di gomma a incastro. La posizione è un po’ infelice e il tappo è un po’ molle. Però è comunque in una posizione più alta rispetto alla maggior parte dei monopattini, che hanno il connettore all’altezza della pedana.

L’alimentatore che arriva con il monopattino è un alimentatore da 42V e 1.7A in grado di fornire 71W di picco alla nostra batteria. É molto compatto ed è possibile portarselo dietro se si ha necessità di fare qualche rabbocco quando si è fermi in ufficio o da amici.

Voto 9

Applicazione e funzioni smart

L’applicazione scaricabile sia per Apple iOS che per Android si chiama Segway-Ninebot. Grazie a questa applicazione in costante aggiornamento è possibile aggiornare il firmware del nostro monopattino e cambiare tutte quelle impostazioni che non possono essere cambiate direttamente sul monopattino.

L’applicazione in versione 4 è descritta molto bene nella recensione del Ninebot ES4. Qui abbiamo provato la versione 5 completamente nuova, con nuove funzioni, ma anche con qualche mancanza. Peccato.

Per questo motivo vi daremo un’infarinatura generale della nuova app senza andare troppo nel dettaglio negli aspetti uguali alla versione precedente del firmware. Concentrandoci maggiormente su ciò che c’è di diverso.

Partiamo proprio con il corso sulla sicurezza, di cui vi lasciamo gli screenshot. Questo corso dovrebbe essere identico a quello della versione precedente. Noi abbiamo potuto saltarlo, mentre prima era obbligatorio. Ma forse, e ripeto forse, è solo perchè abbiamo fatto l’accesso con un account Segway-Ninebot già esistente (e si dà per scontato che uno abbia già fatto il corso sulla sicurezza). É comunque possibile rifare il corso sulla sicurezza con l’opzione apposita nel menu a tendina a sinistra.

Una volta aperta l’app ci troviamo d’innanzi ad una schermata unica in cui vediamo la via dove siamo, e in sovraimpressione il nostro monopattino (gli screenshot di esempio sono stati fatti con un Ninebot ES2 ed ES4) e le informazioni principali. Tra queste abbiamo il chilometraggio rimanente, la percentuale di carica e il chilometraggio totale del mezzo.

Scorrendo in basso abbiamo gli ultimi percorsi che abbiamo deciso di salvare e tre scorciatoie: Attivazione / disattivazione del Cruise Control; impostazioni rapide della rigenerazione di energia; impostazioni delle luci.

Nella parte alta invece abbiamo anche un indicatore a slide per mettere la modalità anti furto (spiegata in seguito) se il monopattino è fermo, o la velocità attuale. Se il monopattino viene spento appare un’indicatore con il simbolo del Bluetooth in rosso. Accendendo il monopattino e premendo sull’icona si riconnetterà al monopattino.

Premendo invece sul monopattino si aprirà la dashboard di guida. Da questa schermata è possibile visualizzare il tempo effettivo di guida e il chilometraggio dall’accensione del monopattino, oltre alla temperatura del veicolo. Nella parte alta invece sono presenti gli indicatori della velocità attuale e del chilometraggio rimanente (e non “a sinistra”… vero Ninebot… – km left in inglese). Intorno sono presenti tre barre indicanti: Il wattaggio corrente erogato dal motore in una scala da 0 a 1000W; il wattaggio in recupero in una scala da 0 a 500W; l’indicatore o gli indicatori di carica della/e batteria/e. In alto a destra è possibile raggiungere le informazioni sul mezzo o impostare la dashboard su giorno (schermata chiara), notte (schermata scura) o automatico.

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Dashboard Segway-Ninebot App V5 | Evosmart.it

 

Da questo menu o dalla tendina a sinistra è possibile controllare l’aggiornamento del firmware, cambiare il limite massimo di carica (80%, 85%, 90%, 95% o 100%), accedere ad informazioni più dettagliate e alle informazioni in tempo reale sulla/e batteria/e.

Dalla scorciatoia sulle luci o dalla tendina laterale è possibile aprire il pannello dettagliato sull’accensione delle luci. É possibile accendere le luci posteriori rosse fisse anche senza accendere manualmente quella anteriore bianca ed è possibile attivare le strisce a LED RGB sotto la pedana. Per maggiori info sulle modalità delle strisce LED vi consigliamo di vedere la recensione di ES4.

Infine è stata introdotta la modalità per registrare i nostri tragitti con l’aiuto del GPS del telefono collegato. Sarà poi possibile vedere un grafico del tragitto e delle velocità. Premendo su play il tutto si animerà.

La funzione integrata di anti-furto si esegue con uno slide in basso sul lucchetto alla destra della dashboard il monopattino si blocca e non può essere spento. Se si prova a spostare il mezzo questo farà un flebile suono non esattamente udibile come un’anti-furto e entrerà in funzione il freno motore per frenare il trascinamento del mezzo. Se si è ancora nel raggio della connessione bluetooth con il mezzo ci arriverà una notifica che ci avvisa che qualcuno sta cercando di rubare il monopattino.

A mio avviso questa funzione è da intendersi più come un disincentivo al furto che un vero e proprio anti-furto. Perchè se vogliono se lo prendono e lo caricano via senza che noi possiamo farci nulla. Io personalmente lo uso spesso quando mi sposto per bloccarlo per 1 o 2 minuti quando entro in qualche negozietto per sbrigare delle brevi faccende. Per il resto, compratevi un vero anti-furto come le varie catene da bicicletta o da moto in acciaio o con manette. Per ulteriori informazioni potete visionare il link qui sotto.

Leggi anche: Gli accessori da avere assolutamente su un monopattino elettrico

Peccato non sia tutto ora quello che luccica. Infatti se volete cambiare la velocità massima della modalità Limitata non potrete farlo dalla versione 5 dell’app ma solo dall’app precedente (che trovate sempre sullo store). La cosa positiva è che si possono tenere installate entrambe le app sul telefono (almeno nel nostro caso con Android). Peccato perchè le aggiunte gradite del limite di carica e del tragitto con GPS avrebbero reso quest’app praticamente perfette. Aspetteremo aggiornamenti.

Voto 9


NB – Esistono due app sullo store, una ben valutata e una più recente (V5) male valutata. Nell’ultimo periodo abbiamo provato la versione 5. Personalmente non abbiamo avuto problemi con nessuno dei nostri monopattini in redazione(Ninebot Max G30, Ninebot E22E, Ninebot ES2 e NInebot ES4), ma molti utenti hanno registrato malfunzionamenti del monopattino dovuti all’applicazione nuova. Attenti!

Manutenzione e Ricambi

Parlando di manutenzione ricambi, questo Ninebot ES2 si comporta esattamente come il fratellone ES4. Su questo non abbiamo avuto problemi evidenti al canotto dello sterzo come su ES4 fortunatamente. Non ha bisogno di particolare manutenzione ordinaria, in quanto le ruote essendo in gomma piena non hanno bisogno di essere gonfiate di tanto in tanto. L’unica cosa che vi consiglio di fare almeno 1 volta al mese, se lo usate sporadicamente, o 1 volta a settimana, se lo usate spesso, è di controllare il serraggio di tutte le viti a brugola a vista. Vi servirà una brugola più grande di quella in dotazione. E vi consiglio di controllare ovviamente anche quelle che avete stretto voi nel momento in cui avete montato il monopattino la prima volta.

Parlando di ricambi e accessori after-market, i Ninebot sono secondi solo agli Xiaomi Mijia M365 e M365 Pro. Trovare ricambi originali o di terze parti è molto semplice, Amazon è pieno di parti di ricambio, così come Aliexpress, Gearbest, Fasttech, Ebay o DHGate.

Voto 9

Modding

Se pezzi di ricambio ce ne sono a iosa, lo stesso non si può affermare per i pezzi custom o per modifiche più profonde al monopattino. Si trovano molte modifiche estetiche per la padana e stickers ad alta visibilità da incollare su tutto il monopattino. Ma dovrete cercare bene sui siti cinesi o su Amazon.

Voto 6

Prezzo

Per ultimo, parliamo del prezzo. DI listino, sul sito di Segway, costa 549 € 449 €. Online è possibile trovarlo molto spesso al prezzo di 399 €, come lo si trova al momento su Amazon o su Ebay. Un prezzo molto buono per questo tipo di mezzo. Acquistarlo ora con l’incentivo, porta il costo del veicolo a 180 €, con un risparmio di 269 € sul prezzo di listino. E portarsi a casa un oggetto simile oggi a questo prezzo va bene, ma se fosse per me lo cercherei usato piuttosto, visto che per fine mese o per settembre, Ninebot dovrebbe presentare il sostituto chiamato E25E / E25D. Più avanti vi porteremo anche la recensione del Ninebot E22E / E22D, ovvero la versione aggiornata dell’ES1.

Voto 8


Considerazioni personali

Arrivati a questo punto ci si rende conto che, dopo aver visto la recensione del modello ES4, questo Ninebot ES2 è / era la giusta alternativa per chi vuole un mezzo leggero, facilmente richiudibile e con una buona autonomia per fare piccoli tratti giornalieri. Con il vantaggio che in futuro, se dovesse servire più autonomia è possibile estenderla montando la seconda batteria senza dover cambiare necessariamente il monopattino nuovo. Usare il monopattino durante i piccoli spostamenti quotidiani risulta piacevole e semplice. Se si impara a gestire il freno rigenerativo è possibile quasi dimenticarsi del pulsante del freno, gestendo lo stesso il monopattino in maniera sicura per sé stessi e per gli altri. L’usabilità in notturna e quando la luce inizia a calare è garantita dall’effetto scenico dei LED RGB sotto la pedana, dalle strisce catarifrangenti sui bordi della pedana e dalle luci posteriori fisse e lampeggianti. Se però viaggiate in zone poco illuminate il consiglio è quello di montare una luce più potente almeno davanti.

Data l’assenza momentanea del modello ES4 comprabile già montato, pensare di prendere un ES2 e la seconda batteria potrebbe essere un’ottima idea se serve più autonomia. Ma come già detto da qualche parte nella recensione, il mese scorso Segway ha lanciato sul mercato il modello E22E che sostituisce il modello ES1. Ora è atteso nel corso di Settembre l’E25E che va a sostituire proprio il nostro ES2. Infine ci sarà anche l’E45E che andrà a sostituire l’ES4. Quindi il nostro consiglio è quello di prendere i modelli ES1 ed ES2 solo se fortemente scontati, ma di aspettare i nuovi modelli del 2020 se si vuole un mezzo più aggiornato e con le nuove ruote Free Flat che garantiscono più comfort, alla pari degli pneumatici tubeless del Ninebot Max G30 (protagonista della prossima recensione).


Nelle prossime settimane seguiranno altre recensioni.

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