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Cos’è un vero ecosistema? Scopriamo gli strumenti di Samsung!

Nella recensione del nuovo laptop di Samsung con SoC ARM, il Galaxy Book 4 Edge, abbiamo sottolineato a più riprese come l’ecosistema abbia salvato un prodotto che -se avesse dovuto reggersi solo sugli strumenti di Samsung- avrebbe avuto più di una lacuna. Nell’economia finale del prodotto, invece, è stato proprio l’ecosistema di Samsung a farlo diventare un laptop con più di un senso.

In questo articolo vogliamo cercare sia di spiegare cos’è un ecosistema sia di vederne il funzionamento. Nel caso specifico, ci siamo appoggiati a quello di Sasmung, avendo recentemente provato molti dispositivi della casa in un breve lasso di tempo e potendo così portare alla vostra attenzione le chicche che lo contraddistinguono. Come smartphone abbiamo scelto S24 Ultra, che è il dispositivo più completo del brand. Sfortunatamente non possedevamo altri dispositivi dell’azienda come televisori, elettrodomestici, prodotti per la pulizia o tablet, ma parleremo ad ogni modo anche di questi.

I dispositivi che abbiamo scelto sono, dunque:

Cos’è un ecosistema? Il termine è mutuato dal mondo marino, ed identifica -secondo la Treccani- l’insieme degli organismi viventi e delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio di materiali e di energia, in un’area delimitata. Nel mondo tecnologico, quindi, parliamo di un insieme di dispositivi che interagiscono tra loro in molti modi. Questi ecosistemi sono chiusi, a differenza di quelli biologici: i più famosi sono sicuramente quelli di Samsung ed Apple.

Lasciando da parte le definizioni oggettive, quello che a mio personale (e, se vogliamo, criticabile) parere definisce un ecosistema è rappresentato dall’insieme di queste particolarità:

  • Velocità di connessione
  • Semplicità di utilizzo
  • Integrazione
  • Continuità

La connessione dei vari dispositivi tra di loro è stata davvero istantanea: lo smartphone ha riconosciuto subito le cuffie ed il laptop ha riconosciuto senza problemi, con i tre strumenti fondamentali (che poi approfondiremo), ossia Collegamento al PC (che è disponibile in realtà su Windows per tutti gli smartphone, iPhone incluso, ma che Samsung ha integrato in modo più profondo nella One UI), Samsung Flow ed i servizi sempre attivi di Samsung chiamati Continuity Service e Multi Control, che servono proprio per ridurre al minimo la necessità di interazione dell’utente quando non occorre, semplificando e velocizzando tantissimo le operazioni: il primo si occupa della gestione degli appunti, rendendo possibile il copia-incolla di testi ed immagini tra laptop, smartphone e tablet, mentre il secondo funge da aggregatore tra i dispositivi collegati. La connessione tra laptop e Galaxy Buds 3 Pro avviene in modo tradizionale, tramite l’associazione Bluetooth ed il laptop sarà in grado di riconoscere -separatamente- la carica sia degli auricolari che del box.

Non sono previste, ad oggi, integrazioni con l’orologio al netto della sincronizzazione con lo smartphone (o il tablet) per i dati raccolti su sonno, salute e quant’altro. L’orologio può essere anche utilizzato per scattare una foto a distanza con lo smartphone. Per il dettaglio delle funzionalità dell’orologio vi rimandiamo ovviamente alla recensione completa.

Abbiamo quindi visto sostanzialmente come sia semplice e veloce far dialogare tra di loro i dispositivi di Samsung: qui entra in gioco il terzo requisito, ossia l’integrazione. Perché tutto sia realmente produttivo è indispensabile che i dispositivi dialoghino tra di loro. Ad esempio, è possibile utilizzare il laptop come mouse per comandare tablet e smartphone, una bella comodità.

Un’altra forma di integrazione riguarda indubbiamente la possibilità di avere i contenuti sincronizzati tra di loro: notifiche, chiamate, contenuti multimediali. Grazie sia allo strumento integrato di connessione al PC sia grazie a Samsung Flow è possibile. Samsung Flow è pensato in modo geniale: è una sorta di “chat” dove da ogni dispositivo è possibile condividere sia contenuti multimediali (audio e video) sia file qualsiasi e note di Samsung Notes, che saranno visualizzati allo stesso modo su ogni dispositivo collegato. Per scrivere questo articolo e allegare gli screenshot ho utilizzato tantissimo questa funzionalità, davvero comodissima in ogni circostanza. Come potete vedere negli screenshot sottostanti, nell’arco letteralmente di una manciata di secondi ho potuto avere a disposizione lo stesso contenuto sia sul laptop che sullo smartphone.

Anche alcuni contenuti in streaming vengono intercettati da Samsung Flow, avviando un brano su Youtube Music l’applicazione mi ha subito avvisato anche sul laptop.

Abbiamo parlato di produttività: un fulgido esempio di produttività applicata all’integrazione tra dispositivi è data dalla possibilità di utilizzare un tablet Samsung (purché recente e della serie S) come secondo schermo per il laptop, sulla falsariga di quello che possiamo fare con la combo MacBook e iPad. Credo sia superfluo spiegare perché una soluzione di questo tipo, soprattutto in mobilità, sia una vera e propria killer feature, permettendo di avere uno spazio di lavoro ampliato in poco spazio, un vero e proprio ufficio mobile. Come detto, non abbiamo a disposizione attualmente un Galaxy Tab S7 o successivo per mostrarvelo, ma potete visionarne il funzionamento (con relativi screenshot) direttamente sul sito ufficiale, in questa pagina.

Uno strumento pazzesco che avrebbe bisogno di un articolo dedicato è senz’ombra di dubbio SmartThings, l’applicazione di Samsung dedicata alla casa connessa. C’è un’intero minisito realizzato da Samsung che ne parla e che vi invitiamo a visionare. Sarebbe davvero impossibile, se non ingiusto, condensare in tre righe tutto quello che si può fare. Anche perché la pletora di dispositivi Samsung attualmente connessi è veramente incredibile ed abbraccia realmente ogni angolo della casa: dagli elettrodomestici (piccoli e grandi, dai frigoriferi e le lavasciuga ai microonde) alla climatizzazione, passando per robot aspirapolvere, domotica, Pet Care e tanto altro, idealmente potreste realizzare un’intera casa connessa solo utilizzando dispositivi compatibili con SmartThings. SmartThings permette di gestire tutti questi dispositivi dal punto di vista energetico, dal punto di vista della sicurezza (monitorando da remoto o, nel caso di Smart Tag e wearable, permettendo di ritrovarli se rubati o smarriti) ma anche dal punto di vista dell’intrattenimento, integrando -giusto per fare un esempio- audio, video (con i TV Samsung) e illuminazione ambientale (come le lampadine Philips Hue). Samsung ha stretto numerosi accordi con produttori terzi, per cui non è infrequente trovare dispositivi non Samsung perfettamente compatibili con SmartThings. Nel minisito che vi abbiamo linkato trovate anche l’elenco completo dei dispositivi supportati, già molto fornito ed in costante aumento.

Integrazione significa anche dialogo, interconnessione, funzionalità senza l’intervento umano: a questo servono le routines, che chi usa la One UI conosce bene ed apprezza. Nel caso dei dispositivi connessi, è veramente impressionante come si possano combinare eventi o attività perché queste possano interagire con altre attività o con i dispositivi stessi, anche per tenersi in forma o per le attività quotidiane. Piccole cose che -messe insieme- rendono molto più confortevole e danno un senso all’espressione “casa connessa”. Queste routines possono essere create per uno specifico momento della giornata o -ad esempio- nel momento in cui un dispositivo compie una precisa attività o (nel caso di dispositivi di sicurezza) venga rilevato qualcosa di anomalo, per poi effettuare una serie di azioni.

Per quanto riguarda l’audio, ho trovato interessantissimo Music Share, che -se si hanno più smartphone Samsung, permette di comandare un altoparlante bluetooth connesso ad uno di questi senza bisogno di associarlo a tutti gli smartphone, cosa che sarebbe altrimenti impossibile, dato che i dispositivi bluetooth hanno sempre un numero limitato di smartphone associabili.

Abbiamo -tra i requisiti di un ecosistema- menzionato l’importanza della continuità: la continuità, descritta in modo grezzo ma -spero- efficace, è la possibilità di iniziare un task in un dispositivo e proseguirla in un altro: a tal proposito, poter switchare velocemente le cuffie tra un dispositivo e l’altro è impagabile, ed è quello che fa la Commutazione automatica Buds.

Abbiamo menzionato la gestione di notifiche e chiamate: nel momento in cui ricevete una chiamata, potrete rispondere letteralmente con ciascuno dei vostri dispositivi Samsung, dal laptop alle cuffie, incluso l’orologio, con un click o con un tap.

Il servizio che Samsung chiama -per l’appunto- Continuity Service è uno dei più significativi se pensiamo all’idea che Samsung ha del concetto di continuità. Si possono utilizzare le app presenti sullo smartphone direttamente sul PC, ma c’è molto di più, come la continuità del browsing web (che in realtà, bisogna essere sinceri, Chrome già permette sui dispositivi di tutti i brand) e la gestione degli appunti. Tornando alla necessità che tutto questo sia anche semplice e veloce, possiamo confermare che sia davvero così, senza bisogno di settaggi particolari.

Ci auguriamo che questa infarinatura dell’ecosistema Samsung, che abbiamo preso come esempio, vi sia stata di aiuto: ci auguriamo anche che possa avervi chiarito il più possibile il significato di “ecosistema”.

Samsung da questo punto di vista, insieme ad Apple, è l’azienda che ha maggiormente puntato su questo: non basta avere un numero pressoché infinito di dispositivi, ma è necessario che questi possano interagire tra di loro per farci risparmiare tempo, per renderci molti compiti più semplici e per consentirci di fare molte più attività.

Samsung, con la propria interfaccia mobile (la One UI) offre anche molti altri servizi che non rientrano nell’ecosistema del brand e che riguardano espressamente i dispositivi mobili o la personalizzazione del sistema operativo, nonché funzionalità evolute di Intelligenza Artificiale (e non quell’accozzaglia di cose chiamata Copilot+, vero Microsoft?). Se volete dei contenuti specifici su questi argomenti, fatecelo sapere nei commenti o scrivetecelo su Telegram.

Ci teniamo a specificare che questo contenuto è stato realizzato interamente da noi, senza la collaborazione di Samsung e senza aver ricevuto un compenso per questo. Abbiamo utilizzato i dispositivi che Samsung ci ha fornito per le singole recensioni, ma non è un contenuto sponsorizzato.

 

 

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