Questo pomeriggio Sony svelerà dettagli riguardo PS5 alle ore 17. Ma a differenza di Microsoft, che già ha svelato le fattezza di XBOX SERIES X (o almeno di uno dei modelli della serie X), Sony ha creato calma piatta intorno a sé rilasciando nel corso dei mesi pochissime dichiarazioni ufficiali e lasciando spazio a rumor di ogni genere. Cosa che Microsoft sembra non voler fare.
Digital Foundry, nota per testare il funzionamento delle 2 console rivali attraverso vari giochi per misurare il frame rate e altri parametri come effetti grafici, anti-aliasing e molto altro, ha in test XBOX SERIES X. E l’ha mostrata a tutti in un video unboxing… e teardown (l’ha smontata)!
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XBOX ONE SERIES X – Design
La prima cosa che salta all’occhio di una console è sicuramente il design. Sono oggetti pensati per stare in salotto, spesso in bella vista. E per quanto inusuale questo design a torre, risulta piacevole e insolito, e al contempo moderno.
Di per sé il design esterno è creato per sfruttare una particolare architettura, se così possiamo chiamarla, dei componenti interni. Ricorda molto il vecchio Mac Pro. Il cestino per intenderci. Un grosso dissipatore centrale e un ventolone enorme in alto che butta fuori l’aria calda.
XBOX SERIES X – Potenza
Microsoft forse ha giocato con il fuoco in passato contro Sony. E si è visibilmente scottata. Ha malamente perso la guerra dell’ottava generazione videoludica e, come si era già intravisto con la mid-gen XBOX ONE X, ora non vuole fare più sconti a nessuno.
Era stata la stessa Digital Foundry a testare giochi multi-piattaforma su PS4 e XBOX ONE, dimostrando come lo stesso gioco girasse a risoluzioni più basse sulla ONE rispetto alla controparte giapponese.
Citando 2 numeri, PlayStation 4 era accreditata di 1.84 TeraFlops di potenza rispetto a XBOX ONE e ONE S che ne aveva 1.31. PlayStation 4 Pro invece rimase a soli 4.2 TeraFlops rispetto ai 6 di XBOX ONE X.
XBOX SERIES X, si vocifera, riesca a raggiungere i 12 TeraFlops di potenza, doppiando di fatto la precedente console dell’azienda di Redmond.
XBOX SERIES X – Hardware
Le specifiche tecniche non si dovrebbero discostare troppo, in linea generale, da quelle di PS5. Ma visto come andò 7 anni fa, mai dire mai.
La CPU è una custom AMD ZEN 2 octa-core a 3.8 GHz o 3.66 GHz con SMT (Simultaneous Multi Threading) attivo. 1 dei core è riservato all’OS, mentre i restati 7 sono disponibili per i giochi. La GPU è derivante dalle nuove AMD Radeon Navi RDNA 2, ed è dotata di 52 unità di calcolo (CU) operanti a 1.825 GHz. L’intero SoC (System-on-a-Chip) che comprende CPU e GPU è stampato a 7 nm. La memoria RAM totale è da 16 GB GDDR6, divisa in due cluster con larghezza di banda differente. 10 GB opereranno a 560 GB/s mentre gli altri 6 GB a 336 GB/s. La memoria di archiviazione interna è da 1 TB di tipo SSD NVMe, e all’interno dello chassis della console è possibile inserire tramite un modulo di espansione 1 altro TB di memoria SSD NVMe aggiuntiva. Il lettore ottico Blu-Ray è di tipo 4K UHD nonostante la console permetta un’uscita video dei contenuti fino all’8K. Ma lo sarà solo per i video in streaming immaginiamo. Per quanto riguarda il target di gioco sarà di 4K a 60 fps fino ad arrivare ai 120 fps (immaginiamo a risoluzioni inferiori).
In più c’è da sottolineare che la diversità di banda della RAM GDDR6 è da imputare al fatto che, secondo gli ingegneri Microsoft, i 10 GB sono più che sufficienti per allocare le risorse dedicate alla GPU. Degli altri 6 GB invece, 2.5 GB saranno dedicati esclusivamente al sistema operativo della console. Quindi il totale disponibile agli sviluppatori è di 13.5 GB.
Come nota a margine spero che Microsoft non faccia lo stesso errore che fece Sony con PS3, che aveva 256 MB di memoria GDDR3 dedicata alla GPU RSX e 256 MB di memoria XDR dedicata al processore Cell. Nonostante le due memorie fossero in un certo senso comunicanti, fu molto difficile sviluppare su quella console da parte degli sviluppatori. In quanto, nonostante il processe Cell fosse in grado di aiutare la GPU con la grafica, la gestione dei processi separati tra GPU e Cell e delle conseguenti memorie fece sì che molti non riuscirono ad ottimizzare i giochi a dovere rispetto alla controparte XBOX 360 che disponeva di 512 MB di memoria RAM GDDR3 di tipo unificato.
XBOX SERIES X – Altre caratteristiche
Tra le altre funzioni c’è la retrocompatibilità garantita con i giochi XBOX ONE, ONE S e ONE X. E la possibilità che sia estesa alle console precedenti come successo su XBOX ONE tramite riconversioni software.
Confermato il ray tracing tanto in voga e la compatibilità HDR10.
In più quella descritta è la versione potente della console, descritta con codice progetto Scarlett. Sarà la prima versione a vedere la luce e si aggirerà su prezzi superiori ai 500 €/$ con molta probabilità.
Un seconda versione non confermata è Lockhart. Questa dovrebbe essere la versione lite, dotata di soli 4 TeraFlops di potenza e forse senza il lettore ottico Blu-Ray, dedicata al gioco in streaming attraverso i servizi Microsoft
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