Facebook è nei guai. A quanto pare il famoso social network avrebbe fornito dei dati falsi sulle fake news. A riportare la notizia è stato il New York Times che avrebbe affermato la non trasparenza del social.
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Facebook nei guai
Secondo il rinomato New York Times, il social network Facebook avrebbe fornito dati errati o incompleti sulle fake news ai ricercatori con cui lavora. L’articolo si riferisce alle analisi sulla disinformazione che si basano su dati quantitativi inerenti ai click delle interazioni che vengono pubblicati di volta in volta dal papà del social.
Il social collabora da anni con diversi accademici monitorando e fornendo dati di Facebook, Instagram e Whatsapp promettendo sempre trasparenza. C’è un ma. A quanto pare, i dati raccolti per i ricercatori fanno riferimento solo ad una metà di utenti iscritti sui social sopra elencati e non a tutti. La cosa più preoccupante è che Facebook avrebbe inviato solo quei dati relativi ai social dei “politicizzati”, ossia tutte quelle persone che hanno avuto interazioni con pagine di partiti o esponenti politici.
Dall’altra parte, tutti gli utenti che non esprimono né condividono le proprie idee politiche sul social non sono stati menzionati e inseriti nelle statistiche.
Cosa è successo dopo
Dopo la bufera, Facebook ha deciso di inviare una email ai ricercatori scusandosi degli “inconvenienti che il nostro errore può avere causato” promettendo di essere già a lavoro per risolvere la situazione. Secondo, inoltre, un portavoce di Facebook l’errore sarebbe solo tecnico e non “umano”.
Si sa, gli inconvenienti succedono e ora ci vorrà qualche settimana prima di poter rinviare i nuovi dati aggiornati. Automaticamente, i ricercatori dovranno rivedere i propri studi e ricominciare tutto da capo.
Via: Everyeye