Google Pixel 8 Pro si mostra in video e misura la temperatura (forse)

A metà maggio, le informazioni che circolano sul Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro sono ancora poche e nulla è ancora stato confermato ufficialmente da Google. Nonostante l’alone di mistero, i rumor ci suggeriscono un design non dissimile dalle ultime due generazioni. Inoltre, il Pro potrebbe essere equipaggiato con un sensore Samsung Isocell GN2 da 50MP da 1/1,12 pollici.

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Pixel 8 Pro: emergono nuovi dettagli

Di recente, un video condiviso da Kuba Wojciechowski, una fonte di leak di solito attendibile, ha offerto uno sguardo al design del Pixel 8 Pro. Oltre a questo, il video ha rivelato una caratteristica molto interessante: potrebbe includere un termometro per misurare la temperatura corporea sul retro del dispositivo, integrato nella zona rialzata che ospita anche il modulo della fotocamera e il flash LED.

Termometro integrato: innovazione o gimmick?

Parlando di design, il Pixel 8 Pro dovrebbe presentare una fotocamera frontale all’interno di un foro nel display,e un modulo fotocamera posteriore con tre sensori allineati all’interno di una singola “pillola”. Il telaio in metallo che racchiude il modulo della fotocamera sembra quasi identico a quello del Pixel 7 Pro.

Posizionato appena sotto il flash LED, troveremmo il sensore per la temperatura, simile a quello utilizzato nella maggior parte dei termometri senza contatto. Il video dimostra chiaramente come funzionerà questo termometro, nonostante si possa facilmente notare che si tratta di una simulazione.

Per utilizzare il termometro, basterà avvicinare il sensore bianco alla fronte, premere il pulsante di avvio e muovere il dispositivo dal centro della fronte verso le tempie. La misurazione della temperatura dovrebbe avvenire in circa 5 secondi.

Secondo le informazioni del leaker, il Pixel 8 Pro non solo potrà misurare la temperatura corporea, ma sarà anche in grado di rilevare la temperatura degli oggetti fino a 5 cm di distanza. Tutti i dati raccolti verranno conservati in locale e gestiti dal Android Private Compute Core.

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