Sony supera Nikon come maggior produttore di fotocamere dopo Canon

Che Sony stia lavorando molto bene nel reparto fotocamere dopo l’acquisizione di Konica Minolta nel 2006 è sotto gli occhi di tutti ormai. Il fantastico rapporto con la tedesca Zeiss per la produzione di obiettivi di alta qualità è poi sempre stato un plus non indifferente per gli appassionati esigenti.

Ma forse in pochi si sarebbero aspettati risultati di questo tipo così veloci dall’azienda, che con i numeri di Konica Minolta, partiva praticamente da zero. Ovviamente rispetto a colossi del settore quali Nikon e Canon.

E per molto tempo si è parlato infatti del duopolio formato da “Canikon“, ovvero la fusione dei due nomi delle aziende a cui appartiene di fatto il mercato mondiale delle reflex. E ci vuole poco a capirlo, basta guardare i dati di diffusione di 10 anni fa.

Allora, si parla del 2008, “Canikon” occupava il 75% del mercato delle fotocamere. Sony, fresca dell’acquisizione di Minolta appena il 13%.

Cosa è cambiato?

Dall’anno 2008 sono uscite le prime mirrorless per la massa. Grazie a produttori quali Panasonic (la prima Micro Quattro Terzi nel 2008), Olympus (la prima fotocamera mirrorless tascabile), Samsung (la prima mirrorless APS-C) e solo nel 2010 Sony (la prima mirrorless Full Frame) con la serie NEX. In pratica tutti gli outsider che hanno sempre faticato dietro al duopolio “Canikon”. E soprattutto quelli che non hanno avuto niente da perdere.

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Dal canto loro, Nikon entrò nel settore nel 2011 con la serie 1. Ma non sembrò mai un tentativo vero e proprio di entrare nel mercato, quanto un dimostrare di essere presenti anche loro. Ma nessuna di queste fotocamere ha mai convinto appieno fino alle Nikon Z presentate lo scorso anno. Canon invece, ci ha messo un po’ di più, arrivando nel 2012 con la EOS M. Ma anche Canon non ha mai convinto appieno fino alle EOS M5 (una 80D senza specchio in pratica) e le nuove Full Frame EOS R presentate anch’esse nel corso del 2018.

Da una parte abbiamo gli outsider che hanno puntato tutto su nuove tecnologie, continui aggiornamenti, nuove baionette e linee di ottiche. Dall’altra ci sono i due marchi che hanno monopolizzato il settore per anni e che hanno continuato a vivere di rendita data dal brand che rappresentavano, più che dalla bontà effettiva delle loro macchine. Aggiungendo all’equazione il prezzo. Di fatto che mediamente una mirrorless ancora ora costa di più di una equivalente con lo specchio ecco spiegato perchè molti hanno comunque preferito comprare una reflex “Canikon” rispetto ad una più evoluta mirrorless.

Strategia vincente e la scalata alle grandi

L’approccio alle nuove tecnologie e al fatto che tutti si sono comunque accorti che il segmento senza specchio sarebbe stato il futuro delle fotocamere più o meno professionali, ha portato grandi benefici ha chi aveva deciso con fermezza di puntare su queste soluzioni. Avere ad oggi decine di prodotti per ogni marca (Sony, Panasonic, Olympus e Fujifilm in primis) con centinaia di obiettivi prodotti in 10 anni per ogni marchio sta facendo la differenza anche per i professionisti. Ovvero coloro i quali sono meno dediti a cambiare abitudini e marchi. Soprattutto se paragonati ai 10 obiettivi disponibili per EOS M, i 4 per EOS R e i 6 per Nikon Z.

Dal canto suo Sony ha deciso di investire tutto sulla nuova baionetta E Mount. Adatta sia ad essere montata sulle fotocamere APS-C che sulle Full Frame.

Sony da tempo infatti è il maggior produttore mondiale di mirrorless (che dovrebbero chiamarsi EVIL ovvero Electronic Viewfinder Interchangeable Lens, ma che vengono così chiamate proprio grazie a Sony), e da qualche anno anche il più grande produttore di sensori.

Un altro punto chiave dell’ascesa di Sony è stato anche l’aver deciso di puntare forte anche sulle fotocamere Full Frame semi-professionali prima (A7) e professionali dopo (A9) dall’ormai lontano 2013. Ma in soli 5 anni si sono visti i primi risultati. Lo scorso anno in USA, Sony ha superato Canon nella vendita di fotocamere Full Frame. Se pensiamo che questo risultato risale allo scorso anno, e che da neanche un anno esistono le Full Frame EOS R e Nikon Z, possiamo capire anche qui il vantaggio tecnologico e di mercato che ha acquisito Sony rispetto ai competitor.

I dati di vendita emersi da una conferenza Sony

Questi sono i dati relativi all’anno 2017. Sony aveva il 20% del mercato fotocamere e il 29% di quello videocamere. Rispettivamente con ricavi per 1400 e 390 miliardi di yen.

Dai nuovi dati relativi all’anno 2018 risultano delle contrazioni relative in entrambi i mercati, con ricavi diminuiti rispettivamente di 100 e 90 miliardi di yen. Ma malgrado la contrazione dei mercati, Sony ha mantenuto lo stesso 29% di share nel mercato delle videocamere, ed è salita fino al 24% in quello delle fotocamere, raggiungendo un importante traguardo.

Ovvero quello di posizionarsi sul secondo gradino tra i maggiori produttori di fotocamere. Scalzando Nikon al terzo posto. Prima rimane sempre Canon. Per ora.

Fonte | Fonte Mirrorless